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sabato 6 aprile 2024

Gita sul Monte Alpet tra accampamenti NAPOLEONICI e tracce di lupo


Ciao a tutti...visto che sono ai box per motivi forzati condivido con voi un video dell'anno scorso.
La stagione era già un po' più avanzata ma il clima era circa lo stesso di quest'anno. Assenza di neve e temperature discretamente calde.



lunedì 20 marzo 2023

Il Bricco Mindino: una montagna ricca di storia e leggende.

Il Bricco Mindino: una montagna ricca di storia e leggende.



Il Bricco Mindino è una montagna situata tra la Val Casotto e la Val Tanaro, in Piemonte. 

La croce di Bricco Mindino, alta circa 25 metri, è stata costruita nel dopoguerra come ringraziamento per gli avvenimenti che sono capitati nella zona. 

Queste terre sono state abitate dai Liguri più di duemila anni fa e sono state utilizzate come passaggio per gli scambi commerciali tra il Piemonte e la Liguria.

La zona intorno al Bricco Mindino è stata anche teatro di scontri tra i francesi e i piemontesi, che si sono fronteggiati durante l'epoca napoleonica. Nell'ultimo conflitto, la montagna è stata un punto di difesa delle Brigate Partigiane contro le truppe nazi-fasciste.

Ma non sono solo gli avvenimenti storici a caratterizzare il Bricco Mindino. La montagna è anche ricca di leggende e miti. Ad esempio, ai bambini delle montagne veniva raccontata la leggenda del gigante di Pietrabruna, che riusciva a fare passi da gigante e che, si narra, ha nascosto un tesoro sotto la testa di roccia che assomiglia alla sua faccia.

La zona circostante il Bricco Mindino è ancora poco studiata, ma merita sicuramente un'attenzione maggiore per la sua storia e le sue leggende. Se siete appassionati di escursioni in montagna, questa potrebbe essere una meta interessante per scoprire i segreti della natura e della storia.

sabato 2 luglio 2022

Raccolta funghi 2022 - Mushroom harvest

Finalmente anche dalle mie parti si rivedono i funghi. Dopo 2 anni in cui non ne ho trovato nemmeno uno pare ci siano le premesse per una buona raccolta.



martedì 15 febbraio 2022

Come accendere un fuoco con una bottiglia....


Video veloce veloce in cui ho provato ad accendere un fuoco con una bottiglia piena d'acqua usata come lente. 
La cosa può venirci utile in caso di necessità o in situazioni d'emergenza, ma c'è anche il rovescio della medaglia. Attenzione a lasciare bottiglie in giro quando ci sono siccità prolungate come quella di questi giorni o materiali infiammabili nei dintorini. 
A me personalmente è capitato di trovare una tapparella in pvc fusa a causa di una cosa del genere...e pensavo fosse il figlio del vicino che mi tirava i petardi.



 

sabato 15 aprile 2017

Colori in bianco e nero - Monte Alpet

Ieri ho fatto una veloce gita sul Monte Alpet vicino a San Giacomo di Roburent, montagna della mia infanzia, mille ricordi, ogni angolo ricorda qualcosa.
Lo conosco come le mie tasche e ogni volta che ci vado mi premia regalandomi un momento indimenticabile.
Ieri c'era una fioritura di narcisi selvatici incredibile, un mare di fiori gialli.
Spettacolare, nulla da aggiungere.
Ora la foto, il colore immaginatelo.
(foto ottenuta unendo 4 scatti del sony xperia e lavorata coi filtri nik collection)
Come sempre versione in alta definizione su 500px o flickr.

Prima di andare avanti vi chiederei, dato che tutto quello che faccio è per passione, se poteste gentilmente fare qualche click sulle pubblicità a destra o sotto. Si aprirà una pagina di sponsor, a voi non costa niente e non ci sono virus essendo tutte pubblicità di google, poi potete richiuderla. In tasca mi viene qualche centesimo e mi copre quelle poche spese di dominio e sito internet. Grazie mille davvero.




  

lunedì 20 marzo 2017

Finalmente un giorno sugli sci

Finalmente in questi giorni sono riuscito a passare una giornata sugli sci.
Era da molto che non mettevo gli scarponi e non mi facevo una sciata come si deve.
Ho scattato una foto al volo al mio compare di avventura che era un pelo in bilico. Sullo sfondo il Mondolè molto ben innevato.
Foto scattata con Sony xperia z1 ed elaborata coi filtri Nik Collection, per maggiori info su questi filtri click qui.


Come sempre la potete trovare in alta risoluzione sui miei profili Flickr e 500px .

venerdì 29 luglio 2016

Il nevaio del Mondolè, il più a sud delle Alpi

Venerdì scorso ho fatto una veloce gita sulle mie montagne per togliermi dalla calura.
Alle 9 eravamo in cima al Mondolè, montagna che domina le piste da sci di Pratonevoso e Artesina nei comuni di Frabosa Soprana e Frabosa Sottana in provincia di Cuneo.
Il Mondolè (2380 m s.l.m.) è una cima che si raggiunge in poco tempo partendo dalla Balma, in un'ora e mezza scarsa si è in cima e la camminata è adatta a tutti.
La vista è bellissima dalla cima,come su tutte le montagne, ma questa è particolare perchè arrivati in cima, si può ammirare nel "calderone" sottostante i rimasugli di uno dei nevai più a sud delle Alpi.
Quest'anno data la scarsità delle precipitazioni nevose è ridotto ai minimi termini e addirittura si riesce a vedere il laghetto sottostante. L'anno scorso non ha superato l'estate a causa delle temperature altissime. Speriamo che quest'anno ce la faccia.
Condivido con voi qualche scatto panoramico ottenuto col Sony Xperia Z1. Le foto sono tutte scattate a mano libera, lavorate successivamente in photoshop e migliorate coi filtri Nik collection che vi avevo descritto qui.

http://storieefoto.blogspot.it/2016/04/due-scatti-per-provare-i-filtri-nik.html


Un'altra particolarità di questo monte è che molto frequentemente viene avvolto dalle nebbie e si possono ammirare spettacoli dove le nubi sottostanti sembrano un mare di panna, proprio come è successo a noi.

Come sempre vi suggerisco di visualizzare le foto in formato pieno sul mio profilo flickr qui il software mi costringe a ridimensionarle.

https://www.flickr.com/photos/claudio82clod/

Cominciamo con una visione dalla cima guardando verso l'arco alpino, tutto a sinistra quasi coperto dalle nuvole c'è il Mongioie e a destra la Cima delle Saline

panorama marguaresi mondolè saline mongioie nevaio alpi lago val ellero maudagna pratonevoso artesina

Questa stessa visuale di prima ma ho unito più scatti, le Saline sono al centro tutto a destra si vedono le guglie del massiccio del Marguareis.

panorama marguaresi mondolè saline mongioie nevaio alpi lago val ellero maudagna pratonevoso artesina

Ed ecco un piccolo spettacolo della natura il laghetto e il nevaio del Mondolè.

panorama marguaresi mondolè saline mongioie nevaio alpi lago val ellero maudagna pratonevoso artesina

Durante la discesa siamo passati vicino al nevaio eccolo da più vicino.

panorama marguaresi mondolè saline mongioie nevaio alpi lago val ellero maudagna pratonevoso artesina




Last Friday I made a quick trip on my mountains to take off from the heat. At 9 o'clock we were on top of the Mondolè, mountain overlooking the slopes of Pratonevoso and Artesina in the municipalities of Frabosa Soprana Frabosa Sottana in the province of Cuneo. The Mondolè (2380m s.l.m.) is a summit which can be reached in a short time starting from Balma, in half an hour you are on top, and the walk is suitable for all. The view is beautiful from the top, as on all the mountains, but this is especially because at the top, you can admire the "cauldron" below the remnants of one of the snowfields to the south of the Alps. This year, given the scarcity of snowfall it is reduced to a minimum and even you can see the pond below. Last year did not pass the summer because of high temperatures. Hopefully this year we face. I share with you some panorama shot obtained by the Sony Xperia Z1. The photos are all taken freehand, then worked in photoshop and improved with Nik collection filters I have described to you here.


Another detail of this mountain is that very frequently is shrouded in mists and shows where you can admire the underlying clouds seem a sea of cream , just like it happened to us . As always, I suggest you view the full size pictures on my Flickr profile here the software forces me to resize them.


Let's start with a vision from the top looking towards the Alps , to the far left almost covered by clouds is the Mongioie and on the right the Cima delle Saline


This same view as before , but I combined several shots , the Saline are central to everything right you can see the spiers of the massif of the Marguareis .

And here's a little show of nature pond and the snowfield Mondolè .

martedì 14 maggio 2013

Le mie montagne attraverso una lente

Questo scatto è nato così per caso, stavo smontando la frontale per pulirne la lente. La smonto, le do una pulita e ci guardo attraverso, subito mi viene l'idea di fare una foto. Purtroppo con la reflex era impossibile, la lente è troppo grossa, ma con la fotocamera del cellulare, un Samsung Galaxy Wonder, tutto è possibile.
La qualità non è delle migliori, ma considerando che ce l'ho sempre dietro a volte ci si toglie alcuni sfizi.

samsung galaxy eonder montagne


giovedì 2 maggio 2013

Una giornata col Sigma 12-24

Il 25 Aprile sono partito al mattino presto, nonostante il meteo non promettesse niente di buono, armato della mia Canon 40d e tutti gli obiettivi.
L'idea era quella di fare qualche scatto degno del nome e passare una giornata di relax.
La meta decisa, la Val Varaita.
Purtroppo la luce per tutto il giorno non è stata delle migliori e mi ha costretto a tenere gli ISO abbastanza alti, la 40d non è più una macchina giovincella e in questo sente un po' il peso degli anni.
Prima tappa, in un posto trovato a caso sul torrente Maira nei dintorni di Busca durante il viaggio, ad un certo punto passo su un ponte e, guardando sotto, vedo i ruderi di un mulino e le sponde alte stile canyon.
Innesto il Sigma 12-24 e faccio qualche scatto.

Torrente Maira sigma 12-24
ISO 100 f22 1/6 12 mm

Torrente Maira sigma 12-24
Unione di due scatti verticali dal lato opposto alla foto precedente.

I ruderi del mulino, non ho scattato una foto dell'esterno perché era tutto sommerso dalla vegetazione. Notare all'ingresso il bellissimo affresco.

Affresco in mulino sul torrente maira sigma 12-24
ISO 400 f 7.1 1/60 12 mm

Affresco in mulino sul torrente maira sigma 12-24
ISO 400 f 7.1 1/50 24 mm

 mulino sul torrente maira sigma 12-24
ISO 1600 f4.5 1/30 12 mm

ISO 1600 f9 1/80 20 mm

Dopo questa breve sosta ci siamo mossi, abbiamo fatto po' di pause qua e la, ma gli unici scatti degni di nota con quest'ottica li ho fatti all'interno del lago semi asciutto di Pontechianale poco prima di tornare a casa nel pomeriggio. Il paesaggio era ancora puramente invernale e sembrava di essere in un fiordo norvegese.

Lago di pontechianale sigma 12-24
ISO 400 f14 1/250 12 mm

Lago di pontechianale sigma 12-24
Unione di 3 scatti verticali

In conclusione il Sigma 12-24 lo reputo un ottimo obiettivo con un rapporto qualità prezzo davvero notevole, considerando che lo si trova nuovo sui 750 €. Purtroppo lo sto sfruttando poco essendo nato per coprire un full frame.
Le uniche sue pecche sono la luminosità massima di f 3,5 e l'impossibilità di montarci dei filtri avendo l'ultima lente sporgente rispetto i petali del paraluce.
Ho visto però fotografi che si sono costruiti dei supporti artigianali per poterci montare i filtri lee. Prima o poi proverò e vi farò sapere.
Nella giornata ho anche fatto qualche scatto col sigma 180 macro ma questa è un'altra storia.

venerdì 28 dicembre 2012

Solstizio d'inverno 21/12/2012



Alba e tramonto del 21/12/2012 (doveva finire il mondo) sulla Bisalta o Besimauda che dir si voglia.
In questi giorni è la prima montagna ad essere illuminata al mattino mentre alla sera il sole va a nascondersi proprio dietro le sue pendici.
In realtà Bisalta è il nome di tutta la dorsale, dal Bric Costa Rossa sulla sinistra alla Besimauda sulla destra.
In primo piano Mondovì Piazza.
Questa montagna è da sempre "sacra" per gli abitanti delle nostre zone. Si narrano storie di avvistamenti luminosi, ufo, palle di luce, concentrazioni strane di fulmini, nel '900 ci sono state addirittura ricerche di uranio.
Secondo la leggenda la cima della montagna dovrebbe la sua conformazione bifida ad un intervento del diavolo.
Un montanaro si inerpicava a fatica, anche a causa del vino bevuto la sera prima, lungo i suoi sentieri.
Quando la luna tramontò dietro il profilo della Besimauda (Bisalta) l'incedere dell' uomo si fece veramente difficoltoso: sassi, radici, buche e asperità d'ogni genere trasformavano ogni passo in un tormento.
Fu allora che gli apparve il diavolo che, in cambio della sua anima, gli offrì un po' di chiaro di luna.
Il poveretto accettò.
Subito un esercito di piccoli demoni ritagliava dal monte la roccia che oscurava la luna.
Quando il diavolo presentò al montanaro l'atto di vendita della sua anima, la luce della luna illuminò la firma con la quale il disgraziato aveva siglato il contratto: si trattava di una croce, che agli Inferi non aveva valore legale!
Il poveretto non aveva mai imparato a scrivere.
La sua anima fu salva.
L'unica a farne  le spese fu la montagna, che da quel giorno si presentò con una cima bis-alta, cioè "due volte alta".
Sicuramente il suo fascino ce l'ha ancora, per gli antichi doveva avere qualcosa di divino, questo è poco ma sicuro...

Rising and setting of 21.12.2012 (supposed to end the world) on Bisalta Besimauda or, if you prefer.
These days it is the first mountain to be lit in the morning and in the evening the sun goes into hiding behind its slopes.
In fact Bisalta is the name of the ridge, the Bric Costa Rossa on the left in the photo on the right to Bisalta.
Featured Mondovì Piazza.
This mountain is always "sacred" for the people of our region. They tell stories of sightings light, ufo, balls of light, strange concentrations of lightning, in 900 there were even research of uranium.
According to legend the top of the mountain should bifida its conformation to an intervention of the devil.
A mountaineer climbed with difficulty, not least because of the wine drunk the night before, along its paths.
When the moon set behind the profile of Besimauda (Bisalta) the pace of 'man became really difficult: rocks, roots, potholes and bumps of all kinds every step turned into a torment.
It was then that the devil appeared to him in exchange for his soul, gave him a little 'moonlight.
The poor man agreed.
Soon an army of little demons cut out of the mountain rock that obscured the moon.
When the devil appeared to mountaineer the deed of sale of his soul, the light of the moon lit up the sign with which the wretch had signed a contract: it was a cross, which had no legal value to the Underworld!
The poor man had never learned to write.
His soul was saved.
L 'only at the expense was the mountain, and from that day he appeared with a high-top, that is twice as high. "
Surely its charm still has it, for the ancients must have had something divine, that's for sure ...