lunedì 4 novembre 2019

25 anni dall'alluvione del 1994

In questi giorni ricorre l'anniversario per i 25 anni dagli avvenimenti del 4, 5 e 6 Novembre 1994.
All'epoca avevo 12 anni e mi ricordo ancora bene cosa accadde.
Pioveva già dal mattino, o forse dal giorno prima, ma fu nel pomeriggio che iniziai a capire di essere di fronte ad un evento eccezionale. Ero a casa e giocavo col Sega Mega Drive assieme al mio amico di infanzia. Di colpo la via sotto il condominio in cui vivevo si trasformò in un vero e proprio torrente con tanto di pietre, fango e rami trasportati a valle.
Noi, neanche adolescenti, rimanemmo stupiti dalla cosa e allo stesso tempo ammiravamo la potenza della natura. 
Solo nei giorni a seguire capimmo quanta acqua era scesa e quali danni avevano causato le inondazioni dei fiumi Tanaro, Corsaglia e Ellero.
La valle più colpita fu sicuramente la Val Tanaro, che per la sua forma orografica ad arco raccoglie le acque di un territorio vastissimo. A Ceva un ponte, su cui si incastrarono diversi tronchi, fece da diga e mezza città venne allagata.
Al mio paese natio, San Michele Mondovì la situazione fu meno critica ma il Corsaglia distrusse ponti, e distrusse completamente l'area sportiva. Ci furono frane lungo varie strade e alcune famiglie vennero evaquate per periocolo di smottamenti.
Quando l'emergenza rientrò obbligai mia madre a portarmi in giro e, nonostante non sapessi ancora cosa fosse una macchina fotografica, feci qualche scatto con una vecchia macchinetta Yashica.
Eccoli qua.
Scatti di un ragazzino di 12 anni.

I giardinetti dove giocavamo tutti i pomeriggi, ancora oggi meta di molti giovanotti del paese.


alluvione 1994 san michele mondovì cuneo corsaglia


Il ponte nei pressi del quale avvenne la battaglia napoleonica del 1796 vicino la Poli Sportiva.

alluvione 1994 san michele mondovì cuneo corsaglia poli sportiva

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La strada che portava agli impianti sportivi di San Michele Mondovì


alluvione 1994 san michele mondovì cuneo corsaglia poli sportiva

Cosa rimaneva del campo sportivo, 10 metri vennero asportati, la porta verso il fiume venne ritrovata nel comune di Niella Tanaro qualche chilometro a valle.

alluvione 1994 san michele mondovì cuneo corsaglia poli sportiva

Il parcheggio degli impianti sportivi.


alluvione 1994 san michele mondovì cuneo corsaglia poli sportiva

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Dai lampioni erano presenti due campi da tennis, uno dei due aveva un muro per potercisi allenare anche in solitaria.


alluvione 1994 san michele mondovì cuneo corsaglia poli sportiva

alluvione 1994 san michele mondovì cuneo corsaglia poli sportiva

Nei mesi seguenti si mise in moto tutta la macchina dei soccorsi. Da tutt'Italia arrivarono aiuti. Arrivarono militari e volontari e tutto venne sistemato.
Io ricordo due cose di quel periodo: 

- Un invito da parte di un parco acquatico del milanese presso cui passammo una giornata completamente spesata assieme alle nostre famiglie nell'estate seguente.

- Un gigantesco elicottero a doppia elica dell'esercito. Venne impiegato per portare in Val Casotto degli enormi tubi in metallo. 
Credo si trattasse di un Boeing CH-47 Chinook.
Ricordo che andai a vedere un viaggio di questo bestione in bicicletta, alzo pezzi di legno e polvere a decine di metri di distanza. Si fermava e riforniva nel piazzale di una locale industria chimica del legno, l'attuale Silva Team.

Boeing CH-47 Chinook alluvione 1994 san michele mondovì cuneo corsaglia icl silva team

Boeing CH-47 Chinook alluvione 1994 san michele mondovì cuneo corsaglia icl silva team

Sullo sfondo si vedono i tubi, si capiscono le dimensioni confrontandoli col camion cisterna che è pure più vicino.

Boeing CH-47 Chinook alluvione 1994 san michele mondovì cuneo corsaglia icl silva team

Boeing CH-47 Chinook alluvione 1994 san michele mondovì cuneo corsaglia icl silva team

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Giusto due dati dell'alluvione del 1994.

Dopo 3 giorni di piogge continue (oltre 600 mm in 48 ore) il Tanaro crebbe a livelli spaventosi. Un'onda di piena si formò il giorno 5 novembre a Ormea e, correndo verso valle, devastò con furia inaudita tutto il suo corso e le decine di centri abitati lungo le sue sponde sino a giungere presso la confluenza nel Po alle prime ore del giorno 7 novembre.

Durante l'evento alluvionale il Tanaro toccò valori di portata record mai raggiunti nel secolo:


- all'idrometro di Farigliano il fiume sfiorò l'eccezionale altezza di 9 metri (ben 3 metri oltre il precedente livello storico) con una portata di 3.400 m³/s.;
- ad Alba, Asti e Alessandria l'ampiezza della piena fu compresa tra i 4.000 e 4.200 m³/s;
- all'idrometro di Montecastello, pochi km prima della confluenza nel Po, il Tanaro sfiorò i 5.000 m³/s con 8,50 m di livello idrometrico.

Particolarmente sconvolto dall'evento alluvionale risultò tutto il tratto compreso tra il comune di Ceva e la confluenza con la Stura di Demonte presso Cherasco, dove il Tanaro distrusse quasi totalmente la maggior parte dei manufatti civili presenti (abitazioni, ponti, strade, ecc…), mutando anche per ampi tratti in modo definitivo la fisionomia del suo letto e del fondovalle.

In tutto si contarono 70 morti, 500 feriti e 2226 sfollati.

venerdì 18 ottobre 2019

Restauro giberna tedesca in cuoio - come restaurare la vecchia pelle

Qualche tempo fa in una scampagnata in montagna mi trovai sulla strada questo rudere.


rudere alta valle stura piemonte

alta valle stura mughetti selvatici

Buttai un occhio dentro e, in una fissura tra le pietre del muro, notai uscire un pezzo di cuoio. Lo estrassi, era tutto umido con muffa e licheni, chissà quanta pioggia aveva preso in tutti questi anni.

Subito mi resi conto di aver tra le mani un pezzo di storia, in particolare si trattava di una giberna per caricatori del Mauser K98 tedesco. 

Dopo una veloce lavata con lo spazzolino sotto acqua corrente si presentava così. Il cuoio era completamente piegato, non aveva più la sua forma originale, le parti in alluminio erano incrostate e le cuciture erano sparite, probabilmente il cordino di cotone usato all'epoca non ha retto al peso degli anni e delle intemperie. Inoltre il cuoio assomigliava ad una plastica rigida, appena lo si piegava si creavano piccole crepe.


restauro giberna mauser k98 cartdrige bag pouch restoration cuoio leather

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Era però ancora ben visibile il marchio del fabbricante (A Hellmuth), la città di produzione (Berlin) e la data (1938).

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Purtroppo mancava completamente la chiusura, col senno di poi forse è caduta in terra ed è ancora nel rudere, purtroppo non sono tornato a vedere.

Non avevo mai lavorato il cuoio e non sapevo neanche cosa sarei stato in grado di fare, alla fine però non mi sono tirato indietro, buttare questa giberna tedesca nella spazzatura non è nelle mie corde, quindi ho deciso di tentare un restauro.

Ecco come si doveva presentare la giberna per k98 prima di essere abbandonata.






La prima cosa che ho fatto è stata quella di documentarmi, molte volte lo si da per scontato, ma se non lo si fa si corre il rischio di combinare grossi danni.

Ho scoperto che il problema più grande del cuoio invecchiato è quello di essersi seccato e quindi aver perso la sua elasticità. In effetti la giberna pareva molto fragile, durante il primo lavaggio anche piegarla leggermente creava piccole crepe. 
Lo stesso problema si potrebbe avere nel restauro di vecchie borse, portafogli o cinture in questo materiale.
Il primo passo col cuoio vecchio e secco è quindi quello di reidratarlo con acqua e oli appositi. 

Per reidratare e sterilizzare il cuoio dalle muffe che lo avevano colonizzato, l'ho lasciato a mollo in acqua per più di un mese, una volta a settimana cambiavo il liquido, provavo a muoverlo delicatamente e aggiungevo qualche goccia di conegrina.


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Dopo tutto questo tempo ho lasciato asciugare circa un giorno, stando attento a non far reinsecchire il cuoio nuovamente. Si può passare alla fase dell'oliatura quando il cuoio non bagna più le dita al tocco.

A questo punto ho iniziato a massaggiare e dare olio cercando di far tornare il cuoio ad un livello di flessibilità che mi permettesse di lavorarlo senza romperlo. Potete continuare a dare olio e massaggiare fino a quando vi accorgerete che il pezzo non assorbe più l'unguento. Tra un'oliata e la successiva lasciate passare un giorno.

Ci sono vari tipi di oli che possono andare bene, io ne ho acquistato uno per selle da cavallo, alcuni mi avevano consigliato anche la comune crema da mani contenente vaselina, ma altri me l'hanno sconsigliata perchè potrebbe favorire le muffe col passare del tempo.




Una volta arrivati ad un risultato che vi soddisfa dovete mettere il vostro pezzo in forma e lasciarlo asciugare.
Io mi sono aiutato con dei pezzi di legno di misura per dare la forma alle tasche della giberna e due semplici assi chiusi nella morsa per appiattire la parte retrostante.
Se dovete lavorare borse o scarpe in questa fase aiutatevi con vecchi giornali e cordini per non lasciare segni coi morsetti.


restauro giberna mauser k98 cartdrige bag pouch restoration cuoio leather

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Dopo qualche giorno passato in queste condizioni è arrivata la parte difficile. Ricucire assieme le parti.


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Per cucire il cuoio ho dovuto riaprire i fori fatti all'epoca, ho usato un punteruolo che ho preso su amazon assieme ad un set di aghi e filo per cuciture di questo genere.





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Purtroppo il cuoi usato all'epoca era molto robusto ma, allo stesso tempo, abbastanza grezzo. Questo ha fatto si che alcune parti nonostante le reidratazione fossero irrimediabilmente perse ed impossibili da cucire.


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Per cucire il cuoio si lavora con due aghi incrociando ogni volta i punti che quindi rimangono ben saldi senza bisogno di nodi particolari.





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La parte più difficile è stata quella di far combaciare i punti delle singole parti. In ogni caso nonostante le mancanze e i pezzi ormai irrecuperabili mi reputo soddisfatto.


restauro giberna mauser k98 cartdrige bag pouch restoration cuoio leather

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mercoledì 4 settembre 2019

Costruire un coltello pieghevole col manico in corno

Sarò in grado di costruire un coltello col manico in corno?
Questa è la domanda che mi son fatto più di un anno fa quando, andando a spasso, ho trovato un corno di vacca immerso in un canale d'irrigazione.

Lo volevo buttare nella spazzatura poi è rimasto quasi un anno ad asciugare nascosto tra le varie cianfrusaglie del garage.

All'inizio delle ferie me lo sono ritrovato per caso tra le mani e mi è tornata in mente la domanda iniziale.

Cosi ho deciso di provare a realizzare un coltellino pieghevole col manico in corno.

Per prima cosa ho provato a disegnare qualche sagoma tenendo conto della forma.


costruzione coltello pieghevole in corno

costruzione coltello pieghevole in corno

A questo punto ho segato il corno misurando fino a dove era pieno. Le due metà vuote invece le ho appiattite usando la pistola ad aria calda come avevo fatto per le due guancette del coltello piemontese che avevo restaurato qui.

http://storieefoto.blogspot.com/2017/02/ricostruzione-coltellino-piemontese.html

Le userò in futuri progetti.

costruzione coltello pieghevole in corno

costruzione coltello pieghevole in corno

Con la levigatrice verticale che avevo costruito qui,

http://storieefoto.blogspot.com/2019/03/come-realizzare-un-supporto-verticale.html

ho abbozzato un manico, purtroppo il corno aveva una forma che non si adattava a nessuna impugnatura canonica quindi mi sono dovuto accontentare.
Inoltre nella zona in cui dovrà poi essere fatto il foro per il perno era presente una fessura che si apriva sempre più ad ogni lavorazione.
L'ho chiusa e solidificata usando della colla ciano acrilica, il comune attack va benissimo, miscelata a della polvere di corno.

costruzione coltello pieghevole in corno

costruzione coltello pieghevole in corno

A questo punto ho disegnato su una lamiera di C70 da 3 mm una lama che si adattasse al manico.


costruzione coltello pieghevole in corno

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L'ho ritagliata e creato i biselli a lima, per fare ciò ho tracciato la linea di mezzeria con una punta da 3 mm e segnato il bordo superiore intorno ai 10 mm dal tagliente. In questo modo ho ottenuto un angolo tra i biselli di circa 17°.

L'angolo di bisello, cioè l'angolo interno tra le due facce della lama, va da 6 gradi di un rasoio ai 30 35 di una mannaia. 
Il miglior compromesso è circa 20°. 
Bisogna però tenere conto dell'estetica che si vuole dare alla lama. 


costruzione coltello pieghevole in corno biselli angolo bisello


Se qualcuno volesse ho anche scritto un semplice file in excel con le formule che calcolano l'altezza del bisello in base all'angolo del tagliente che si vuole ottenere.

Lo potete scaricare qui.


Tenete conto che quanto scritto sopra è un approssimazione perchè i due lati del bisello non si andranno ad incontrare in un punto ma dovrà essere lasciato uno spessore di circa un mm in modo da permettere la realizzazione del filo. 

costruzione coltello pieghevole in corno

costruzione coltello pieghevole in corno

Dopo aver fatto qualche prova per posizionare correttamente il foro del perno ho marchiato la lama con le mie iniziale, l'ho temprata (trovate la procedura che uso nelle guide in fondo) e ricotta in forno.


costruzione coltello pieghevole in corno

costruzione coltello pieghevole in corno

costruzione coltello pieghevole in corno

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Arrivati a questo punto il grosso era fatto. Ho quindi ripulito la lama con carta vetro di grana man mano più fine applicando lo stesso procedimento al manico.



costruzione coltello pieghevole in corno

costruzione coltello pieghevole in corno

Infine ho affilato la lama col set della Lansky. Devo dire che per essere la prima volta che lavoravo il corno e il kit di affilatura della Lansky sono soddisfatto.


costruzione coltello pieghevole in corno come affilare coltelli kit lansky


Se qualcuno volesse provare il set di affilatura può acquistarlo su amazon a questo link





Per altre guide su come costruire un coltello potete visistare i seguenti link.

Come costruire un coltello a serramanica partendo da scarti e pezzi di bombe.
https://storieefoto.blogspot.com/2018/11/1918-2018-coltello-per-il-centenario.html

Costruzione e restauro di un vecchio coltello piemontese frabosano.
http://storieefoto.blogspot.com/2016/12/ricostruzione-antico-coltellino.html

Costruzione e restauro di un vecchio coltello francese.
http://storieefoto.blogspot.com/2014/02/restauro-ricostruzione-coltellino.html

Ricostruzione e restauro un vecchio coltellino piemontese a stivale con cavatappi del 1700.
http://storieefoto.blogspot.com/2017/02/ricostruzione-coltellino-piemontese.html