Qualche link utile e sotto i miei social.
Storie e Foto blog personale di Claudio Galli. In questo blog si parlerà principalmente di storia locale del cuneese dal racconto di semplici storie al restauro di piccoli oggetti e collezionismo, passando per la fotografia. Spero di fare cosa gradita condividendo quel poco che so o che ogni tanto cerco di inventarmi. PS: se poi farete anche un click su una delle pubblicità a fianco per voi sarà un secondo e per me un piccolo aiuto.
Visualizzazione post con etichetta ossalico. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta ossalico. Mostra tutti i post
martedì 16 aprile 2024
Restauro Elmetto m33 con acido ossalico della seconda guerra mondiale - WW2 Elmet Restoration
Oggi vediamo un video completo sul trattamento di un elmetto italiano della seconda guerra mondiale con acido ossalico.
martedì 8 marzo 2022
Pulizia con acido ossalico - Come ravvivare vernici arrugginite
Visto che vedo molti usare l'acido ossalico per pulire ferracci pieni di ruggine ho deciso di farvi un video sul vero utilizzo di questo prodotto in campo restauro/recupero di vecchi oggetti.
Qui invece qualche link se volete acquistarlo.
Acido Ossalico
Bicarbonato di sodio
Maschera da laboratorio
Guanti in nitrile
Etichette:
acido,
arrigginito,
cleaning,
eliminare,
ossalico,
oxalic,
pulizia,
remove,
restaurare,
rimuovere,
ruggine,
rust,
vernice
martedì 9 giugno 2015
Scatola di capsule per fucili ad avancarica e set di ricambi per pistola a luminello
Questa sera voglio condividere con voi l'ultimo mio ritrovamento fortuito e suo relativo restauro.
Ho trovato una scatoletta in cartone dentro ad un armadio di una vecchia casa diroccata che verrà abbattuta a causa della pericolosità per la vicinanza di una strada. L'armadio era pieno di polvere, dovuta alle tarme, ad anni di abbandono e incuria. Ho notizie certe che la casa sia disabitata da almeno gli anni '60, era di una lontana parente mancata senza eredi diretti.
Prima di andare avanti vi chiederei, dato che tutto quello che faccio è per passione, se poteste gentilmente fare un click sulle pubblicità a destra. Si aprirà una pagina di pubblicità a voi non costa niente e non ci sono virus essendo tutte pubblicità di google, poi potete richiuderla. In tasca mi viene qualche centesimo e mi copre quelle poche spese di dominio e sito internet. Grazie mille.
Quando ho visto la scatoletta e il suo contenuto, che vi mostrerò dopo, ho subito capito di cosa si trattava, purtroppo le condizioni erano davvero al limite della conservazione.
Per prima cosa ho lavato con un pennellino intinto in acqua facendo diversi passaggi e successiva asciugatura dato che l'acqua mi scollava il cartone e lo deformava.
Ogni volta dopo il lavaggio la richiudevo in modo che non si piegasse una volta asciutta e mantenesse la forma.
Sono andato avanti così fin quando il pennello non sporcava più l'acqua in cui lo intingevo.
A questo punto ho cercato un modo per schiarire la carta e far riemergere le vecchie scritte. La soluzione che mi è venuta in mente è stato l'uso dell'acido ossalico che vi ho descritto in tutte queste guide:
http://storieefoto.blogspot.it/2013/10/restauropulizia-latte-e-oggetti.html
http://storieefoto.blogspot.it/2014/07/restauro-porta-maschera-antigas-tedesco.html
http://storieefoto.blogspot.it/2014/10/pulizia-restauro-di-un-elmetto-tedesco.html
Anche se sulla carta non so sia l'ideale, tempo fa per sbaglio avevo messo un po' di acido ossalico su un vecchio giornale che avevo trovato accartocciato e utilizzato come tappo di una vecchia tanica, e mi ero accorto che le scritte tornavano abbastanza leggibili.
La stessa prova l'ho fatta prima sull'interno della scatolina e ho visto che qualcosa succedeva.
Ho quindi fatto qualche spennellata di una leggera soluzione di acido ossalico e acqua distillata osservando di volta in volta cosa succedeva.
Alla fine qualche dettaglio è riemerso.
A questo punto ho neutralizzato l'acido facendo un lavaggio con acqua e bicarbonato.
Una volta asciugata ho consolidato la scatolina utilizzando una soluzione abbastanza liquida di vinavil e acqua.
Lo so che non avrò seguito le procedure di un restauratore, anzi avrò fatto dei danni, ma almeno adesso la scatola è tornata ad avere una funzione e non ho più paura a toccarla.
Ecco il risultato
Sul tappo si legge "Capsule Garantite Infallibili" al centro una stella col numero 200 tutto attorno e le iniziali della probabile ditta produttrice.
Sull'interno del tappo invece le scritte si sono salvate un po' di più e si vede "Le nostre si garantiscono N. - 200 Consigliamo verificare il numero delle altre fabbriche"
Ed eccola invece con l'interno risistemato dalla ruggine.
Ho trovato una scatoletta in cartone dentro ad un armadio di una vecchia casa diroccata che verrà abbattuta a causa della pericolosità per la vicinanza di una strada. L'armadio era pieno di polvere, dovuta alle tarme, ad anni di abbandono e incuria. Ho notizie certe che la casa sia disabitata da almeno gli anni '60, era di una lontana parente mancata senza eredi diretti.
Prima di andare avanti vi chiederei, dato che tutto quello che faccio è per passione, se poteste gentilmente fare un click sulle pubblicità a destra. Si aprirà una pagina di pubblicità a voi non costa niente e non ci sono virus essendo tutte pubblicità di google, poi potete richiuderla. In tasca mi viene qualche centesimo e mi copre quelle poche spese di dominio e sito internet. Grazie mille.
Quando ho visto la scatoletta e il suo contenuto, che vi mostrerò dopo, ho subito capito di cosa si trattava, purtroppo le condizioni erano davvero al limite della conservazione.
Per prima cosa ho lavato con un pennellino intinto in acqua facendo diversi passaggi e successiva asciugatura dato che l'acqua mi scollava il cartone e lo deformava.
Ogni volta dopo il lavaggio la richiudevo in modo che non si piegasse una volta asciutta e mantenesse la forma.
Sono andato avanti così fin quando il pennello non sporcava più l'acqua in cui lo intingevo.
A questo punto ho cercato un modo per schiarire la carta e far riemergere le vecchie scritte. La soluzione che mi è venuta in mente è stato l'uso dell'acido ossalico che vi ho descritto in tutte queste guide:
http://storieefoto.blogspot.it/2013/10/restauropulizia-latte-e-oggetti.html
http://storieefoto.blogspot.it/2014/07/restauro-porta-maschera-antigas-tedesco.html
http://storieefoto.blogspot.it/2014/10/pulizia-restauro-di-un-elmetto-tedesco.html
Anche se sulla carta non so sia l'ideale, tempo fa per sbaglio avevo messo un po' di acido ossalico su un vecchio giornale che avevo trovato accartocciato e utilizzato come tappo di una vecchia tanica, e mi ero accorto che le scritte tornavano abbastanza leggibili.
La stessa prova l'ho fatta prima sull'interno della scatolina e ho visto che qualcosa succedeva.
Ho quindi fatto qualche spennellata di una leggera soluzione di acido ossalico e acqua distillata osservando di volta in volta cosa succedeva.
Alla fine qualche dettaglio è riemerso.
A questo punto ho neutralizzato l'acido facendo un lavaggio con acqua e bicarbonato.
Una volta asciugata ho consolidato la scatolina utilizzando una soluzione abbastanza liquida di vinavil e acqua.
Lo so che non avrò seguito le procedure di un restauratore, anzi avrò fatto dei danni, ma almeno adesso la scatola è tornata ad avere una funzione e non ho più paura a toccarla.
Ecco il risultato
Sul tappo si legge "Capsule Garantite Infallibili" al centro una stella col numero 200 tutto attorno e le iniziali della probabile ditta produttrice.
Sull'interno del tappo invece le scritte si sono salvate un po' di più e si vede "Le nostre si garantiscono N. - 200 Consigliamo verificare il numero delle altre fabbriche"
Ed eccola invece con l'interno risistemato dalla ruggine.
Il contenuto comprendeva ancora alcune capsule per fucile o pistola ad avancarica a luminello, un piccolo cavastracci, un luminello di ricambio, alcuni pallini di piombo, una barretta di piombo e una piccola pietra focaia.
Probabilmente la vecchia zia aveva conservato tutto e poi era finito nel dimenticatoio. Sullo stesso piano dell'armadio ho trovato anche una pietra focaia in selce più grande e tre viti che, non vorrei sbilanciarmi, ma hanno le fattezze di quelle usate per fissare la piastra sui fucili o pistole ad avancarica del periodo. Probabilmente risalgono ad una trasformazione di qualche schioppo da pietra focaia a luminello. Era consuetudine infatti non buttare via nulla e trasformare le vecchie armi con pietra focaia in armi a luminello. Peccato solo non aver ritrovato anche l'arma.
Qualche particolare
Capsule pallini e barretta di piombo
Cavastracci richiuso
Cavastracci aperto
Cavastracci come doveva essere utilizzato una volta messo su un'asta in legno
Cavastracci, viti, luminello e pietre focaie in selce
Etichette:
acciarino,
acido,
avancarica,
capsula,
capsule,
cavastracci,
focaia,
fucile,
ossalico,
pietra,
piombo,
pistola,
restauro,
scatola,
storia,
storie,
vinavil
martedì 14 ottobre 2014
Pulizia restauro di un elmetto tedesco M35 Luftwaffe
Poco tempo fa mi è capitato tra le mani questo elmetto.
E' un m35 della luftwaffe.
Nulla di eccezionale ma sotto lo sporco si vedeva ancora la presenza leggera delle decal e di tracce di vernice originale, ho deciso di provare anche con lui il trattamento in acido ossalico.
Prima di andare avanti vi chiederei, dato che tutto quello che faccio è per passione, se poteste gentilmente fare un click sulle pubblicità a destra. Si aprirà una pagina di pubblicità a voi non costa niente e non ci sono virus essendo tutte pubblicità di google, poi potete richiuderla. In tasca mi viene qualche centesimo e mi copre quelle poche spese di dominio e sito internet. Grazie mille.
Se volete trovare una guida dettagliata al metodo di pulizia in acido ossalico fate clic sul link seguente.
http://storieefoto.blogspot.it/2013/10/restauropulizia-latte-e-oggetti.html
Queste le condizioni iniziali del casco.
Purtroppo era stato usato per contenere una specie di cemento o stucco molto duro da togliere e ho dovuto avanzare con molta calma a colpi di scalpellino.
Lavoro eterno, ma alla fine non è venuto così male.
Seguitemi con tutorial e guide anche su youtube, iscrivetevi al canale di STORIE E FOTO
Dopo 3 ore in bagno di acqua molto calda e acido ossalico nella percentuale di un cucchiaio colmo per litro le condizioni erano queste. Come vedete anche sull'esterno era presente lo stesso materiale presente all'interno, anche qui con carta vetro fine fine ho provato a eliminarne un po'.
A questo punto prima di dare la solita mano di olio di vasellina per rifinire e ravvivare i colori ho pulito con un lavoro certosino l'interno.
Si intravede il numero di matricola e produttore.
Una volta unto il risultato finale è stato questo.
E' un m35 della luftwaffe.
Nulla di eccezionale ma sotto lo sporco si vedeva ancora la presenza leggera delle decal e di tracce di vernice originale, ho deciso di provare anche con lui il trattamento in acido ossalico.
Prima di andare avanti vi chiederei, dato che tutto quello che faccio è per passione, se poteste gentilmente fare un click sulle pubblicità a destra. Si aprirà una pagina di pubblicità a voi non costa niente e non ci sono virus essendo tutte pubblicità di google, poi potete richiuderla. In tasca mi viene qualche centesimo e mi copre quelle poche spese di dominio e sito internet. Grazie mille.
Se volete trovare una guida dettagliata al metodo di pulizia in acido ossalico fate clic sul link seguente.
http://storieefoto.blogspot.it/2013/10/restauropulizia-latte-e-oggetti.html
Queste le condizioni iniziali del casco.
Purtroppo era stato usato per contenere una specie di cemento o stucco molto duro da togliere e ho dovuto avanzare con molta calma a colpi di scalpellino.
Lavoro eterno, ma alla fine non è venuto così male.
Seguitemi con tutorial e guide anche su youtube, iscrivetevi al canale di STORIE E FOTO
Dopo 3 ore in bagno di acqua molto calda e acido ossalico nella percentuale di un cucchiaio colmo per litro le condizioni erano queste. Come vedete anche sull'esterno era presente lo stesso materiale presente all'interno, anche qui con carta vetro fine fine ho provato a eliminarne un po'.
A questo punto prima di dare la solita mano di olio di vasellina per rifinire e ravvivare i colori ho pulito con un lavoro certosino l'interno.
Si intravede il numero di matricola e produttore.
Una volta unto il risultato finale è stato questo.
domenica 10 agosto 2014
Restauro porta maschera antigas tedesco e latta olio per scrematrici diabolo con acido ossalico
La settimana scorsa, grazie alla gentile concessione di un amico ho ripulito un tubo porta maschera antigas tedesco della Wehrmacht in colorazione verde.
Il tubo arriva probabilmente da un sottotetto o scantinato perché era già abbastanza in buone condizioni prima del trattamento.
La latta era invece in condizioni assai più precarie.
Prima di andare avanti vi chiederei, dato che tutto quello che faccio è per passione, se poteste gentilmente fare un click sulle pubblicità a destra. Si aprirà una pagina di pubblicità a voi non costa niente e non ci sono virus essendo tutte pubblicità di google, poi potete richiuderla. In tasca mi viene qualche centesimo e mi copre quelle poche spese di dominio e sito internet. Grazie mille.
La prima fase è stata quella di lavarli sotto acqua corrente e spazzolino.
Dopo il lavaggio ho immerso gli oggetti in una soluzione di acqua e acido ossalico di un cucchiaio colmo per litro.
Stavolta ho usato acqua molto calda e ho lasciato il tutto a bagno per circa 3 ore. Dopo il bagno una bella lavata sotto acqua corrente con spazzolino da denti per rimuovere i sedimenti giallognoli rilasciati dall'acido ossalico.
Trascorsa questa fase ho messo tutto a bagno in acqua e bicarbonato per neutralizzare eventuali residui di acido.
L'ultimo passo è stato quello di ungere con vasellina il tubo e verniciare con vernice trasparente la latta per limitare la ripresa della ruggine.
Il tubo porta maschera ha sul lato e sul coperchio un numero 61, sullo sportello interno è marchiata ET 1939 ed è presente il waffenamt (la classica aquila) con svastica, sotto era probabilmente presente a matita il nome del proprietario.
Le condizioni di partenza del contenitore per maschera antigas tedesco e della latta.
Il tubo porta maschera pulito.
La latta pulita.
E il porta maschera antigas tedesco con una passata di vasellina per limitare gli effetti della ruggine, non ho usato vernici o simili per garantire le reversibilità dell'intervento.
Last week, thanks to the courtesy of a friend I cleaned up a WWII German gas-mask container in green color.
The tube comes probably from an attic or basement because it was already in fairly good condition before treatment.
The tin was instead in a much more precarious.
The first step was to wash them under running water and brush.
After washing I immersed objects in a solution of water and oxalic acid of a heaping tablespoon per liter.
This time I used very hot water and let it all soak for about 3 hours. After the bath, a good wash under running water with a toothbrush to remove the yellowish sediment released by the acid oxalic acid.
Passed this stage I put everything to soak in water and baking soda to neutralize any remaining acid.
The last step was to anoint the gas-mask container with Vaseline and paint with transparent the tin to limit the recovery of rust.
The tube gas-mask container has a cover on the side and on the number 61, on the inner door is marked ET 1939 and this is the Waffenamt (the classic eagle) with swastika, was probably present under the owner's name in pencil.
Iscriviti a:
Post (Atom)