Storie e Foto blog personale di Claudio Galli.
In questo blog si parlerà principalmente di storia locale del cuneese dal racconto di semplici storie al restauro di piccoli oggetti e collezionismo, passando per la fotografia.
Spero di fare cosa gradita condividendo quel poco che so o che ogni tanto cerco di inventarmi.
PS: se poi farete anche un click su una delle pubblicità a fianco per voi sarà un secondo e per me un piccolo aiuto.
In questo tempo dedicato alla quarantena dovuta al virus Covi-19 ho avuto tempo di pensare e da ieri sera è on-line il canale youtube legato al blog. Cercherò di adeguarmi anche io alle recenti tecnologie e metterò i video dei miei lavori. Punterò prevalentemente ai contenuti, cercate di scusarmi se la qualità dei video e delle riprese non sarà all'altezza dei migliori videomaker del momento. Per ora on line c'è il video del signor Chiodo la mascotte del mio garage. https://www.youtube.com/channel/UCGpdKQxpQfA4DdZWrTrTIIQ/featured
Ad un mercatino per qualche decina di euro ho portato a casa una ristampa degli anni 80 di un vecchio libro, "Il Regio Arsenale di Torino del '700" e mi son fatto regalare dal venditore un coltellino pieghevole molto mal messo che aveva tra le varie cianfrusaglie. Si tratta di un Marietti, era un coltello da lavoro molto in voga nel secolo scorso prodotto da una nota ditta piemontese, l'equivalente dei moderni Opinel.
La Marietti ha una storia vecchia come l'Italia, venne fondata nel 1860 e per i vecchi agricoltori piemontesi avere l'omonimo coltellino in tasca era la norma. La storia della Marietti. Purtroppo era completamente bloccato, non si riusciva neanche ad aprirlo. Arrivato a casa l'ho sbloccato e scoperto il pessimo stato della lama. Avrei dovuto buttarlo via, ma non ci sono riuscito, così ho provato a sistemarlo, o almeno ridargli un po' di vita.
Ho iniziato con una pulizia meccanica con spazzola d'acciaio.
Per eliminare la restante ruggine ho messo a bagno solamente la lama in Evaporust.
In seguito mi sono dedicato al manico. Per prima cosa l'ho lavato con acetone per eliminare tutte le tracce di sporco e vecchie vernici. Poi è seguito un lavaggio con ammoniaca per cercare di schiarirlo un po'. Una volta asciugato l'ho trattato con una vecchia cera protettiva artigianale realizzata con essenza di trementina e cera d'api.
Infine, nonostante le condizioni precarie della lama, l'ho affilato col kit della Lansky che, nonostante fosse il mio primo utilizzo, mi ha dato un ottimo risultato.
Come potete vedere da questo video non è niente male.
Vi lascio qualche link a materiali utili per lavori di questo genere.