In questo post voglio raccontarvi come ho ricostruito un vecchio coltellino piemontese a serramanico con cavatappi. E' databile tra la fine del 1700 e il 1800, in origine aveva guancette con decori in corno di vacca e cavatappi.
E' stata una storia lunga e travagliata, causa una serie di errori che hanno allungato il lavoro.
Cercherò di farvi un resoconto in modo da evitare, a chi volesse cimentarsi in qualcosa di simile, di ripeterli.
Come sempre prima di andare avanti vi chiederei, dato che tutto quello che faccio è per passione, se poteste gentilmente fare qualche click sulle pubblicità a destra o sotto. Si aprirà una pagina di sponsor, a voi non costa niente e non ci sono virus essendo tutte pubblicità di google, poi potete richiuderla. In tasca mi viene qualche centesimo e mi copre quelle poche spese di dominio e sito internet. Grazie mille davvero.
Per prima cosa le condizioni di partenza, è stato ritrovato da un amico nell'orto. Sapendo la mia passione per questi oggetti me l'ha gentilmente regalato. Perciò lo ringrazio infinitamente.
Facendo molta attenzione a non rompere la guancetta in basso che era già leggermente storta ho prima pulito e poi forato i perni che tenevano unito il tutto. In questo modo le due guancette in ottone si sono divise e le ho messe a bagno in una soluzione di acqua distillata e acido cloridrico. Dopo qualche ora ho estratto dal bagno e pulito col dreemel.
Sono anche riuscito a recuperare un pezzo della lama e l'archetto che fungeva da molla. In questo modo ho potuto fare i disegni e iniziare a lavorare.
A questo punto ho disegnato la lama e l'archetto su una lamiera di C70 da 3 mm che era lo spessore originario del pezzo di lama recuperato.
Una volta segnata la linea di mezzeria con una punta dello stesso spessore ho iniziato a limare fino ad aver un filo di circa un decimo di mm.
A questo punto ho stoppato le lavorazioni sulla lama e ho iniziato le operazioni per produrre i due inserti in corno da applicare sulle guancette.
Non avevo mai lavorato prima il corno di mucca quindi vi spiegherò brevemente come lavorarlo per ottenere degli inserti o altri decori.
La prima cosa da fare è procurarsene uno e lasciarlo qualche tempo all'aria aperta per fargli perdere l'odore, vi consiglio almeno un anno. Io ne avevo recuperati alcuni da un allevatore qualche anno fa ed è stata l'occasione giusta per usarli. Dovete sezionare il corno eliminando la parte piena verso la punta, poi dividere la parte cava in due in senso longitudinale.
Vi troverete due mezzelune di corno che, per essere lavorate, andranno spianate. Nulla di difficile, basta scaldarle fin quando diventeranno malleabili. Io l'ho fatto con una pistola a caldo, ma potete metterle anche su una fiamma viva senza lasciarle per troppo tempo. Una volta calde le ho chiuse nella morsa e le ho lasciate fino a quando si sono raffreddate tornando alla loro durezza normale.
Ottenuto le due "piattine" di corno ho scartato la parte di destra che non è regolare ne come spessore ne come colore.
Ho poi forato i due inserti e ho iniziato a modellarli per riempire lo spazio che avrebbero poi occupato.
Quando sono arrivato ad avere la forma desiderata ho fissato le guancette al corno con una resina epossidica bicomponente e dei rivetti in rame ricavati assottigliando due chiodini.
A questo punto ho carteggiato il tutto per smussare angoli e dare uniformità allo spessore del corno. Seguiranno altre carteggiature e lucidature più accurate, è inutile arrivare a finiture elevate adesso.
Dopo di ciò ho iniziato a pensare al cavatappi che fin dall'inizio è stato il punto che mi preoccupava di più perché non sapevo proprio da dove iniziare e come avrei fatto. Seguendo suggerimenti vari ho cannibalizzato un vecchio cavatappi da due soldi e l'ho saldato ad un pezzo di C70 che ho poi modellato a dovere.
Sono seguiti i primi montaggi di prova per vedere se tutto quadrava e se la molla faceva il suo lavoro.
Tutto proseguiva per il verso giusto e quindi ho proseguito con la tempra. Questa volta ho fatto un video perché avevo troppi pezzi da temprare e poche mani per far le foto.
I pezzi dopo la tempra e il rinvenimento di 1 ora in forno a 200°C.
Ho quindi iniziato a rifinire il tutto con varie grane di carta vetro man mano più sottile fino ad arrivare all'effetto voluto. Tutto andava bene fino a quando ho dato la prima pulizia al cavatappi. Ho usato una spazzola d'acciaio e forse sarò stato un po' brusco, fatto sta che si è rotto in due pezzi. Per carità, meglio a questo punto che non alla fine durante una prova di funzionamento.
Non mi sono perso d'animo e ho iniziato a ricostruire il cavatappi questa volta però tutto in un unico pezzo. Utilizzando una fiamma e una pizza a beccucci conici ho "forgiato" le spire. Non sarà perfetto come il primo ma almeno non dovrebbe spezzarsi.
Ho rimontato il tutto.
Poi ho carteggiato e rifinito il più possibile.
bravissimo seguo sempre i tuoi lavori
RispondiEliminaValerio
grazie mille per la fiducia...gioco e mi diverto, potrei fare molto meglio ma mi accontento
EliminaLa ringrazio per la bellissima descrizione, mi ha permesso di capire esattamente che tipo di coltello avessi ritrovato nei giorni scorsi in un bosco del parmense con il metal detector. l'oggetto ritrovato é privo di lama probabilmente essendosi spezzata (rimane un moncone di un paio di cm) molto arrugginito, semza guanciette e cavatappi ma la soddisfazione é essere risaliti al tipo e la datazione, la ringrazio molto e complimenti pe l'ottimo lavoro eseguito sul suo coltello.
RispondiEliminagrazie a lei, sono contento di aver dato una mano a un amico.
Eliminaricostruzione e descrizione delle varie fasi molto accurata, veramente interessante.
RispondiEliminabravo
grazie mille per la visita e il commento
EliminaCiao io ne ho uno uguale quanto puo valere grazie
RispondiEliminaLi ho visti ai mercatini in perfette condizioni a 60 € ma trattando li si porta via a 40 50...
EliminaGrazie mille
RispondiEliminagrazie a te per la visita
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