giovedì 23 luglio 2015

Di ritorno alla vita normale dal viaggio in Sud Africa

Ciao a tutti, questo è il primo articolo che pubblico dopo essermi sposato, aver affrontato uno dei più bei viaggi della mia vita ed essere tornato alla normalità del lavoro.
Che dire, volevo raccontarvi qualcosa sulla prima parte del nostro viaggio e cominciare a condividere qualche foto.

Prima di andare avanti vi chiederei, dato che tutto quello che faccio è per passione, se poteste gentilmente fare un click sulle pubblicità a destra. Si aprirà una pagina di pubblicità a voi non costa niente e non ci sono virus essendo tutte pubblicità di google, poi potete richiuderla. In tasca mi viene qualche centesimo e mi copre quelle poche spese di dominio e sito internet. Grazie mille.

Siamo stati in Sud Africa nella zona nord est, da Johannesburg fino ai confini del parco nazionale Kruger.
Abbiamo visto zone fantastiche, gente favolosa, hotel da mille e una notte e poi tanti tanti animali...che spettacolo.
Siamo partiti il 15 giugno in pieno inverno, mi raccomando se qualcuno di voi farà lo stesso viaggio ricordatevi le giacche pesanti e i cappelli di lana. E' incredibile lo sbalzo termico tra il mattino e mezzogiorno. Partivamo normalmente con temperature di 2-3 gradi per raggiungere i 20-23°C.
Il primo giorno arrivati all'aeroporto di Johannesburg abbiamo subito trovato la nostra guida Claudio Alunni ad aspettarci, che, credo di poter dire a nome di tutto il gruppo, è stato davvero una persona speciale che ha reso unico il nostro viaggio.
La prima giornata è stata di trasferimento durante il quale abbiamo visitato la miniera di diamanti di Cullinam, gli uffici del presidente con la statua monumentale di Mandela a Pretoria e le cascate di Lisbona infine siamo arrivati per trascorrere la prima notte al Kloppenheim Country Estate.
L'hotel è favoloso, ad un altitudine di 2100 metri, immerso nella natura selvaggia, sono tutte casette singole abbastanza lontane le une dalle altre. Se proprio devo trovare un difetto, faceva un po' freschino in camera e ho dovuto fare la doccia semifredda, ho notato però che da quelle parti non c'è molto la cultura della coibentazione, quasi ovunque ci sono vetri singoli e gli spifferi sono la regola anche in strutture a 5 stelle come quelle in cui abbiamo alloggiato. Il forte vento e l'inverno hanno fatto il resto. Devo dire però che ci avevano preparato i letti con gli scaldasonno ed è stata un buona notte.
Al mattino siamo partiti verso il Thornybush Game Reserve dove ci siamo fermati per 2 notti. Dopo averci accolti come dei principi ci hanno introdotti alle dinamiche dei safari con un veloce briefing sulle norme di sicurezza e di comportamento all'interno e all'esterno del lodge. Abbiamo passato qui momenti bellissimi, sia durante i safari sia durante le cene intorno al fuoco e nei pochi momenti di riposo. Il lodge è all'interno di una riserva privata sulle rive di un lago, anche qui ogni coppia aveva la sua casetta carina e ben curata, con letto a baldacchino per difendersi dalle poche zanzare. Al mattino la sveglia era all'alba e usciti dalla camera ci si poteva imbattere in gazzelle di vario tipo e piccole scimmie. Alla sera per andare in camera si veniva accompagnati dai ranger perché in rari casi è capitato che alcune iene o leopardi avessero scavalcato o bucato la recinzione.
La cosa più bella che mi è rimasta nel cuore di questi due giorni è stato vedere una natura incontaminata e capire quanto stiamo facendo male al nostro pianeta. Vedere poi gli animali completamente indifferenti alla nostra presenza mi ha fatto sentire piccolo e ho capito come in quei momenti eravamo noi gli ospiti nel loro mondo.
Dopo l'ultimo safari ci siamo nuovamente messi in viaggio per ritornare a Johannesburg, anche questa volta abbiamo fatto alcune tappe sulla panorama route per godere di angoli di mondo fantastici.
Arrivati alla capitale finanziaria del Sud Africa abbiamo pernottato al Maslow Hotel, hotel di lusso molto tecnologico per operatori e impiegati delle vicine borse valori e ditte minerarie. Moderno con cucina all'occidentale e buffet strepitosi.
Il giorno seguente abbiamo visitato Johannesburg partendo dal museo dell'Apartheid, abbiamo poi pranzato nel quartiere di Soweto dove partirono i moti rivoluzionari che portarono alla caduta del regime.
Qui si è conclusa la nostra prima parte di viaggio, dove abbiamo visto l'Africa più selvaggia e incontaminata e la città di Johannesburg dove convivono in modo abbastanza pacifico uomini di tutte le razze.
Ora vi metto un po' di foto scattate con la mia vecchia Canon 40d in accoppiata al 17-50 f2.8 Tamron e al mitico pompone 100-400 Canon.
Tutte le foto le trovate anche in alta risoluzione sulla mia pagina 500 px naturalmente commenti e pareri sempre ben accetti.

https://500px.com/claudio82clod

Iniziamo da qualche paesaggio, la prossima puntata vi posterò un po' di foto di animali.

Kloppenheim Country Estate hotel sud africa south africa
La prima notte al Kloppenheim Country Estate.

Paesaggi Sudafricani sud africa south africa
Paesaggi Sudafricani, sembra l'america.

miniera di diamanti di Cullinam sud africa south africa
La miniera di diamanti di Cullinam.

cascate di Lisbona sud africa south africa
Le cascate di Lisbona che danno origine ad un dei più grandi Canion del mondo.

alba prima dei safari sud africa south africa
Alba sudafricana alla partenza per il safari.

alba prima dei safari sud africa south africa

alba prima dei safari sud africa south africa
Due tramonti prima di andare a dormire...notare gli ippopotami che erano venuti a dormire sotto l'hotel

inverno Sudafricano brullo e secco sulla catena montuosa del Drakensberg

inverno Sudafricano brullo e secco sulla catena montuosa del Drakensberg
Paesaggio del tipico inverno Sudafricano brullo e secco sulla catena montuosa del Drakensberg

mercatini souvenir sud africa
Le onnipresenti bancarelle di bellissimi souvenir, tutti realizzati a mano uno diverso dall'altro.

Blyde River Canyon sud africa
Il Blyde River Canyon uno dei più lunghi al mondo.

Marmitte dei giganti Blyde River Canyon sud africa

Marmitte dei giganti Blyde River Canyon sud africa

Marmitte dei giganti Blyde River Canyon sud africa

Marmitte dei giganti Blyde River Canyon sud africa
Particolari del Blyde River Canyon e marmitte dei giganti.










mercoledì 15 luglio 2015

Bombardamento sul ponte stradale di Lesegno

Qualche giorno fa al bar, parlando con un vecchietto, esce il discorso sulla presenza di contraerea tedesca nei dintorni di Lesegno.
Lesegno è un paese della bassa provincia di cuneo a metà strada tra Ceva e Mondovì.
Entrando nel discorso il simpatico vecchietto, mi racconta come, durante la seconda guerra mondiale, il ponte della ferrovia, tuttora esistente, fosse ritenuto di interesse strategico e quindi protetto da eventuali attacchi aerei.
Si ricorda addirittura di un giorno dove il ponte subì un attacco e venne distrutto.
Cercando su internet ho trovato questo sito dove sono raccolte tutte le missioni del 320° gruppo bombardieri che all'epoca fece tutta una serie di missioni di bombardamento sull'Italia. Avevano come base di partenza la Sardegna.

http://320thbg.org/1944_missions.html

Il 3 Agosto 1944 infatti, compare proprio una missione di bombardamento sul ponte di Lesegno, la numero 292. Unica incongruenza col racconto il fatto che gli alleati bombardarono il ponte sulla statale e non quello ferroviario. Probabilmente la ferrovia all'epoca era già stata interrotta da altre parti più facili da colpire.

Ecco due foto dell'epoca tratte dal sito.



La stessa zona oggi tratta da google.



Il 320° gruppo bombardieri aveva base nel periodo in oggetto a Decimomannu in Sardegna, prima era stato in Algeria e dopo si trasferì in Corsica.
Impiegava bombardieri B-26. 
Per chi volesse approfondirne la storia la trovate qui


Sempre dallo stesso sito è possibile scaricare il diario della missione con tutti i particolari.


Si legge che vi parteciparono 22 B-26 del 442° e 443° squadrone che scaricarono 41 bombe da 1000 libbre e tutte andarono a segno in un raggio di 400 metri. Interessante notare dal diario della missione come partirono in 23, uno era di scorta e tornò prima. Partirono alle 16.05 dalla Sardegna e arrivarono sul bersaglio alle 18.49. 21 dei B-26 ritornarono alla base alle 20.32 mentre uno tornò solo alle 21.44 dopo aver dovuto fare una sosta in Corsica per rifornirsi.
Erano accompagnati da uno Spitfire di scorta che ritornò alla base poco prima del bombardamento perché a corto di carburante. Durante il viaggio videro un qualcosa di non identificato che fece un cerchio a circa 1000 (piedi o metri di quota?) nelle vicinanze di Albenga. 
Vicino a Mondovì videro un un aereo fantoccio (dummy) e un aereo color argento all'aeroporto di Villanova di Albenga.
Vicino a Villanova D'Albenga videro i segni di tremende esplosioni e fiamme.
Videro 15 vagoni  (RR cars che dovrebbe stare per Rail Roads Cars) vicino a Villanova credo sempre di Albenga, 2 vagoni e una locomotiva a Bagnasco, 40 vagoni a Albenga, un treno di 75 vagoni a Ceva, un altro vicino a Spigno e 10 vagoni e una locomotiva a Cairo Montenotte. Riportarono anche che il ponte fuori Alba aveva 5 campate. Non incontrarono ne Flack contraerea ne resistenza.
Interessante anche che la missione non fu solo un bombardamento, ma anche un'osservazione, lo si deduce per il fatto che la distruzione del ponte fu l'ultima cosa che fecero prima di tornare. 
La loro rotta infatti fu: Sardegna, redevouz sulla Corsica, Albenga, Lesegno, Cherasco, Nizza Monferrato, Acqui, Cairo Montenotte, bombe su Lesegno, ritorno alla base passando a sinistra di Albenga.

Esistono anche questi due file trascritti più leggibili.

Questo è il diario del 442 squadrone del 420 gruppo bombardieri del mese di Agosto, al giorno 3 si può leggere qualche dettaglio della missione in oggetto.


Questo è sempre un diario dello stesso squadrone ma del mese di settembre, viene citato Lesegno perché in detto mese il Capt Arthur L. Pincomb, un partecipante di questa missione, ricevette la DFC (Distinguished Flying Cross)

http://320thbg.org/diary_pdfs/1944_09_442.pdf

DFC Cross

Sempre da queste pagine si possono trovare moltissime foto relative agli aerei del 320 gruppo che parteciparono a questa missione. Se avete voglia di spulciarle e incrociare i numeri di coda col diario della missione le trovate qui.

http://320thbg.org/photoaircraft.html

http://320thbg.org/photonoseart.html

Ve ne posto alcune per comodità, cliccate per ingrandirle.

Le patch dei due squadroni che parteciparono alla missione


Patch 442°
442°

Patch 443°
443°

B-26 Marauder n. 06 e 07 al confine con le coste italiane

B-26 Marauder 06 e 07 Verso le coste italiane

B-26 Marauder 25 che partecipò al bombardamento di Lesegno, questo aereo fece in tutto 135 missioni all'ultima ebbe un incidente, un motore si incendiò e in un atterraggio di emergenza si ferirono il pilota e il copilota tutti gli altri rimasero illesi.

B-26 Marauder 25 che partecipò al bombardamento di lesegno

B-26 Marauder 25 che partecipò al bombardamento di lesegno

B-26 Marauder 69 che partecipò al bombardamento di Lesegno

B-26 Marauder 69 che partecipò al bombardamento di Lesegno

B-26 Marauder 63

Bombardamento in corso visto dal mitragliere di punta

Bombardamento in corso visto dal mitragliere di punta

Bombardamento in corso visto dal mitragliere di punta

Equipaggi prima di una missione B-26 Marauder

Sandra lee equipaggio b-26 barauder sardegna 1944

 Equipaggio prima di una missione b-26 maurader nose art

Equipaggio prima di una missione b-26 maurader nose art

Bombardamento in corso visto dalla cabina di pilotaggio

Bombardamento in corso visto dalla cabina di pilotaggio b-26

Decollo dalla base sarda di un B-26

Decollo dalla base sarda di un B-26

B-26 Marauder n. 78 attacca un deposito di munizioni sull'Italia

B-26 Marauder n. 78 attacca un deposito di munizioni sull'Italia

Ritorno al tramonto in Sardegna di una squadriglia di B-26 dopo una missione in Italia, chissà quante volte l'hanno fatto...

Ritorno al tramonto in Sardegna di una squadriglia di B-26 dopo una missione in Italia

B-26 Marauder sulla pianura padana in bombardamento

B-26 Marauder sulla pianura padana in bombardamento

Un P-47 con serbatoio supplementare di scorta ad una squadriglia di B-26 verso l'italia, probabilmente una scena molto simile a quella che si svolse durante il viaggio di andata verso il bombardamento su Lesegno

Un P-47 con serbatoio supplementare di scorta ad una squadriglia di B-26 verso l'italia

Personale di terra della base sarda di Decimo guarda una formazione di B-26 in viaggio verso l'Italia.

Personale di terra della base sarda di Decimo guarda una formazione di B-26 in viaggio verso l'Italia.

B-26 sopra l'Italia

B-26 sopra l'italia



Le foto sottostanti riguardano invece il bombardamento del 30 Luglio 1944 sul ponte ferroviario di Cherasco sempre effettuato dallo stesso gruppo.