mercoledì 25 dicembre 2013

Auguri di buon Natale da Andonno

Il 23 dicembre, assieme ad un mio caro amico, abbiamo aspettato il tramonto da uno splendido terrazzo naturale sotto le falesie di Andonno.
Andonno è un piccolo paese all'imbocco della Val Gesso in provincia di Cuneo.
Fino a pochi momenti prima del tramonto non ci aspettavamo nulla di che essendo tutto coperto di nubi, poi, magicamente, il cielo si è aperto per qualche minuto e ci ha regalato un bellissimo spettacolo.
Ecco il mio scatto, con la solita 40d e il sigma 12-24.
In basso potete notare i ruderi di quello che da queste parti si chiama castlass, una torre di avvistamento databile intorno all'anno al XIII secolo.


Ho anche ritenuto degne di pubblicazione questi due particolari fatti durante l'attesa col 100-400.



Qui invece potete vedere lo scatto del mio compagno di avventura Maxpinna65.


Auguri da storie e foto


martedì 17 dicembre 2013

In cerca delle cave d'uranio nei boschi di Lurisia

Oggi sono andato a farmi una passeggiata in zona Lurisia.
Cercavo tracce delle vecchie cave di Uranio, o per meglio dire di Besimaudite e Autunite, che erano presenti all'inizio del ventesimo secolo da queste parti. La Besimaudite è una roccia metamorfica che si trova praticamente solo nei dintorni della Besimauda da cui prende il nome, l'Autunite si trova un po' in tutto il mondo ed è ricca di fosfato di uranio.
Purtroppo non ho trovato la zona, probabilmente gli ingressi di queste miniere sono stati chiusi o forse erano proprio dove ora ci sono le terme di Lurisia.
Negli anni 20 e 30 tutte le nostre vallate si riscoprirono ricche di materiali radioattivi, tanto che venne a lavorarci per parecchio tempo addirittura Madame Curie.
Per un periodo le acque radioattive di queste zone vennero credute miracolose, ci sono vecchie pubblicità che citano testualmente "L'acqua di Lurisia la più radioattiva d'Europa" poi si capì che non era proprio così salubre.
Da cosa si sa le cave di queste montagne erano molto ricche di uranio, più di molte altre, si dice addirittura che le alpi Marittime contengano percentuali di minerale molto appetitose. Negli anni '70 l'AGIP fece prospezioni in molte località intorno alla Bisalta ma poi tutto venne coperto dal segreto di stato dopo il rifiuto dell'Italia sull'uso dell'energia nucleare.

Non avendo trovato quello che cercavo mentre giravo per i boschi ho fatto questi due scatti.
La prima mi è subito piaciuta per l'imponenza di questi 3 faggi, la seconda rende bene l'idea della temperatura di quel giorno. Gli scatti sono entrambi realizzati con la Canon 40d e il Tamron 17-50 f2.8.




Today I went for a walk in the area of Lurisia.
Small town of Piedmont, famous for its thermal baths.
I was looking for traces of the old quarries of uranium, or better Besimaudite and autunite, who were present at the beginning of the twentieth century. The Besimaudite is a mineral that is found only in the vicinity of Besimauda from which it takes its name, autunite is found throughout the world and is rich in uranium oxides.
Unfortunately I have not found the area, probably the inputs of these mines have been closed or were perhaps where there are now Lurisia spa.
In the 20s and 30s it was realized that all our valleys are rich in radioactive materials. The area became interesting even for Madam Curie, who worked there for a long time.
For a period the radioactive waters of these areas were believed miraculous, there are old advertisements mentioning literally "Water Lurisia the most radioactive of Europe", then it was discovered that he was not so healthy.
From what we know the caves of these mountains were very rich in uranium, more than many others, it even says that all the Maritime Alps contain very high percentages of mineral. In the 70s the company A.G.I.P. did prospecting in many places around the Bisalta, but then everything was covered by the state secrets after the refusal of Italy on the use of nuclear energy.
Unfortunately I did not find what I was looking for so I made these two shots to console me.
The first I immediately liked it for the grandeur of these 3 beeches, the second gives an idea of the temperature of that day. The shots are both made with the Canon 40D and the Tamron 17-50 f2.8.

venerdì 13 dicembre 2013

Concorso fotografico Mondoviphoto

Volevo ricordarvi che l'organizzazione Mondoviphoto, di cui sono uno dei soci fondatori, organizza il consueto concorso fotografico annuale.
Il tema del concorso è "L'attesa". 
Il costo d'iscrizione è 10 € a foto, 20 € se ne vengono presentate 3.
La scadenza per l'invio delle immagini è il 7 gennaio 2014.
Sono previsti ricchi premi, quest'anno ci siamo affidati a Nikon per la parità tra i marchi.

1. Premio 
Fotocamera digitale reflex Nikon D3200 
in kit18/55VR (stabilizzato)
2. Premio 
Fotocamera digitale Nikon Coolpix P520
3. Premio 
Fotocamera digitale Nikon Coolpix L610

Qui potete leggere il regolamento integrale e scaricare il volantino con tutte le informazioni aggiuntive.


concorso fotografico mondoviphoto 2013

mercoledì 11 dicembre 2013

Riparazione cavo caribatterie cellulare e prova Samsung Galaxy Note 10.1

Ciao a tutti, oggi mi sono dovuto arrangiare con la riparazione del mio caricabatterie del cellulare.
Avevo il nuovo tablet Samsung Galaxy Note 10.1 a portata di mano e l'ho messo alla prova facendo qualche foto e pubblicando questo articolo. Ho usato il browser e la versione di photoshop touch preinstallata.

Ecco la situazione iniziale, il caricabatterie col cavo strappato con la guaina superficiale già rimossa.

(Click per ingrandire)


In seguito ho inserito una guaina termo-restringente lunga un po' più della parte da riparare.


Ho poi inserito altri due pezzettini di guaina termo-restringente di minor diametro sui due cavi interni.


A questo punto ho tolto le guaine interne dei due cavetti e li ho arrotolati uno sull'altro mantenendo le polarità (stesso colore)


Cercando di tenere la mano ferma ho saldato a stagno uno per volta i due cavetti. Una saldatura buona deve essere lucida, ricordatelo. La saldatura deve essere fatta il più velocemente possibile in modo da non scaldare la guaina quindi farla ritirare. 


Quando le saldature si raffreddano coprirle con la guaina termo-restringente precedentemente infilata quindi, aiutandosi con una fonte di calore farle restringere in modo da isolare le due saldature.


Infine coprire il tutto con la guaina di maggior diametro e con una leggera fiamma farla restringere.


Un insieme del materiale usato, forbici da elettricista, stagno per saldature, saldatore a stagno, due tipi di guaina termo-restringente e un accendino.


Cosa dire in conclusione, il lavoro non è nulla di difficile e non so se meritasse scriverci un articolo, ad ogni modo mi è servito per mettere alla prova questo tablet. Direi oggetto splendido e di semplice utilizzo. La versione di Photoshop Touch abituati alla classica a primo acchito è un po' ostica, ma dopo poco si trova tutto quello che serve. 
Le fotografie sono state ritagliate dove necessario, un pelo aggiustate come luminosità e ridimensionate a 1500 px. La fotocamera integrata è da 5 Mpx e non ha un'altissima qualità, ma è più che sufficiente per un utilizzo d'ufficio per il quale è nato il tablet.
Davvero utile la penna che ha un riconoscimento dei caratteri spettacolare e non sente il palmo della mano, quindi possiamo appoggiarla tranquillamente come su un normale foglio, volete mettere il risparmio di tempo, nel prendere appunti, fare verbali ecc ecc.














giovedì 5 dicembre 2013

Recupero elmo tedesco luftwaffe m35

Finalmente riesco a pubblicare qualche foto dell'ultimo lavoro in cui mi sono cimentato.
L'elmo in questione è un m35 della luftwaffe preso per pochi euro su ebay. Dalle foto che mi aveva inviato il venditore mi ero subito accorto che era stato pesantemente riverniciato, ma il prezzo era basso e se c'è da sporcarsi le mani io sono ancora più contento.
Quando è arrivato il pacco ho avuto un momento di felicità in quanto in controluce e toccando col dito si sentiva il rilievo delle decal, mi sono eccitato pensando a come farle saltare fuori.
Senza farmi prendere dalla fretta mi sono procurato il necessario e pian pianino ho iniziato il lavoro.

Prima di andare avanti vi chiederei, dato che tutto quello che faccio è per passione, se poteste gentilmente fare un click sulle pubblicità a destra. Si aprirà una pagina di sponsor, a voi non costa niente e non ci sono virus essendo tutte pubblicità di google, poi potete richiuderla. In tasca mi viene qualche centesimo e mi copre quelle poche spese di dominio e sito internet. Grazie mille davvero.

Ho cominciato dall'interno, tastando la vernice con uno sverniciatore in gel, lo strato superiore veniva via facilmente quella sotto era più robusta quindi avrei potuto continuare il lavoro tranquillamente.
Purtroppo le mie speranze sono presto state deluse, le decal c'erano ma lo stucco sottostante le aveva inglobate sciogliendole e assorbendone i colori, rendendo impossibile il loro recupero, peccato perché secondo me erano ancora in ottime condizioni.
In superficie c'era un leggero strato di vernice grigia, probabilmente data a bomboletta che veniva via facilmente, i rivetti non erano i suoi e li ho eliminati, purtroppo presto ho anche capito il perché dello stucco.
In fronte erano presenti due buchi probabilmente dovuti a un riutilizzo postbellico.
Sotto c'erano due strati di vernice, uno il classico grigio/blu luftwaffe sotto un verdone/verde mela di probabile origine prebellica.

Appena arrivato

Elmetto m35 luftwaffe

Gli areatori

Elmetto m35 luftwaffe

Elmetto m35 luftwaffe

Decal in controluce

Elmetto m35 luftwaffe decal

Elmetto m35 luftwaffe decal

Durante la sverniciatura, il maledetto stucco salta fuori...

Elmetto m35 luftwaffe decal

E anche buchi purtroppo...

Elmetto m35 luftwaffe

Stucco eliminato.

Elmetto m35 luftwaffe

Elmetto m35 luftwaffe

Elmetto m35 luftwaffe

Elmetto m35 luftwaffe

Elmetto m35 luftwaffe

Elmetto m35 luftwaffe

E in ultimo una leggera passata di olio di vasellina per dargli un po' di vita e una leggera protezione.

Elmetto m35 luftwaffe

Elmetto m35 luftwaffe

Qui si nota il segno dell'aquila luftwaffe

Elmetto m35 luftwaffe

Elmetto m35 luftwaffe

Elmetto m35 luftwaffe

Dopo molta fatica e lavorando di dreemel per togliere uno spesso strato di non so quale sostanza sono anche usciti i marchi del costruttore e del numero di lotto.

Costruttore ET (Esslingen) taglia visibile solo il 6

Elmetto m35 luftwaffe

Numero di lotto 3122

Elmetto m35 luftwaffe

In conclusione, qualcuno mi ha detto che prima era brutto ma adesso fa schifo, io non gli do torto, ma lo preferisco così, coi segni del tempo e come doveva essere nel momento del suo ritrovamento prima che venisse pesantemente rimaneggiato. 
Peccato per la stuccatura che ha rovinato le decal e l'eliminazione del manico che probabilmente era stato applicato alla fronte nel dopoguerra.


Finally I can post some pictures of the last work in which I have tried.
The helmet is one of the luftwaffe m35 I bought it on ebay for a few Euros . From the photos that I had sent the seller I immediately noticed that it had been heavily repainted , but the price was low.
When the package arrived I had a moment of happiness because backlit and tapping his finger felt the relief of the decal, I am excited thinking about how to bring them back visible .
No hurry I've got the necessary and very slowly I started the job.
I started from the inside , by testing the paint with a stripper , the top layer came off easily . the paint underneath was stronger then I could continue to work safely .
Unfortunately, my hopes were soon dashed, the decals were present, but the grout had dissolved and absorbing the colors, making it impossible to recover them. Too bad because I think they were still in good condition.
On the surface there was a thin layer of gray paint, probably spray that came off easily, the rivets were not originals and have them removed, I soon understood why it was also plastered.
In front were two holes probably due to a post-war re-use.
Below were two coats of paint, one of the classic gray / blue luftwaffe under a dark green / apple green, probably pre-war.
Manufacturer ET (Esslingen) cuts visible only 6.
Lot number 3122.
In conclusion, someone told me that it was bad before but now it sucks. I did not do wrong, but I prefer it now, with the signs of the time. As was to be in the moment of its discovery before it was heavily reworked.
Too bad for grouting that has ruined the decal and the elimination of the handle which had probably been applied to the front after the war.