domenica 30 giugno 2013

Briefing in vista del workshop fotografico

Due settimane fa assieme al mio collega, nonché compagno di scatti Maxpina, ci siamo recati al rifugio Mondovì per fare due scatti di prova in previsione del Workshop fotografico di metà luglio organizzato dalla nostra associazione.
La zona si trova in Val Ellero, breve valle della provincia di Cuneo e l'ora prescelta era il tramonto.
Abbiamo girato alla ricerca di un posto buono per tirare fuori qualcosa di decente, ma devo dire che le mie foto migliori sono state quelle con soggetto il mio collega.
Ve ne posto qualcuna.
Questo sono io all'opera, come potete vedere la zona è bellissima e all'epoca c'era ancora tanta neve. Lo scatto è stato effettuato con una Canon Mark 3 e il Sigma 12-24.


Questo invece è un panorama realizzato in automatico dal mio Samsung Galaxy Wonder, non male per essere un telefono da 200 €...

val ellero mongioie saline

Queste invece sono le mie scattate con la fidata Canon 40d e il Sigma 12-24
Maxpina all'opera in attesa del tramonto con la sua Canon 5d Mark 3, cavalletto Manfrotto e i filtri Lee.

maxpina in azione val ellero

maxpina in azione val ellero

Queste le mie
Appena arrivati al rifugio una sella per la stagionatura dei formaggi ci accoglie.

sella stagionatura formaggi, val ellero

val ellero

E questa l'unica immagine degna di essere chiamata con questo nome che ho scattato al tramonto.

rifugio avis de giorgio mondovì val ellero





domenica 23 giugno 2013

Notizie dal cimitero militare Tedesco di Costermano

Ieri sera ho ricevuto una mail dal cimitero militare tedesco di Costermano nella quale mi comunicavano che erano state messe a dimora le pietre tombali dei 4 aviatori morti nello schianto dello Ju-188 nel 1943 di cui ho ampiamente parlato in questo articolo.

http://storieefoto.blogspot.it/2013/02/laereo-di-fontane-uno-junker-188-in-val.html

Ve la allego in versione integrale perché mi fa troppo piacere e finalmente mette la parola fine ad una storia che andava avanti ormai da più di 70 anni. Spero che in Germania ci sia ancora qualche parente che possa piangere questi quattro giovani ventenni morti in una guerra sicuramente fuori dalla loro immaginazione.
Metto ancora una volta i loro nomi.

Ltn. Gottfried Heene 24/05/1920 - 13/09/1944
Obgefr. Helmut Scheingraber 02/07/1923 - 13/09/1944
Uffz. Walter Jesko 19/10/1922 - 13/09/1944
Uffz. Franz Wehmeier 08/01/1924 - 13/09/1944

Ringrazio di cuore il custode del cimitero, Mauro Agostinetto per tutti gli aiuti che mi ha dato in questa storia.

"Gentile Signor Galliano,
con estremo piacere le invio in allegato le immagini delle tombe al settore 13/488-489.
Spero le farà piacere sapere che è il primo a riceverle, neanche l'archivio di Kassel
ne è ancora in possesso.
Le pietre tombali sono state messe a dimora da poche ore, oggi pomeriggio ad
essere esatti.
Credo sia il giusto sigillo alla sua costanza e dedizione. Personalmente vedo in lei una
grande passione per la storia, ma vedo anche un grande lavoro di riconciliazione tra
i popoli.
Mi auguro di sentire da parte sua altre notizie come questa. Mi scuso per i lunghi tempi
di attesa, ma molte migliaia di caduti mancano all'appello e la ricerca richiede tempo.

Grazie per quanto è riuscito a fare.

Mit freundlichen Grüßen/Distinti Saluti

Mauro Agostinetto

Verwalter/Amministratore
Volksbund Deutsche Kriegsgräberfürsorge e. V.
Deutscher Soldatenfriedhof/Cimitero Militare Germanico
Via Baesse 12
37010 Costermano (VR) - Italia"

Le foto delle due lapidi.

KIA Aviator Ju-188 luftwaffe tombstone costermano Obgefr. Helmut Scheingraber Uffz. Franz Wehmeier

KIA Aviator Ju-188 luftwaffe tombstone costermano Ltn. Gottfried Heene Uffz. Walter Jesko


In questi giorni ho fatto anche un po' di giri nella zona di impatto, mi sono dedicato più che altro alle varie case diroccate che ci sono nascoste nei boschi, ne ho trovate parecchie. Non pensavo ce ne fossero così tante e che una volta vivessero in posti così impervi. Una addirittura reca su una pietra sopra l'ingresso un'incisione 1581.
Purtroppo il grosso delle vecchie stalle, fienili e seccatoi con le nevicate copiose degli ultimi anni sono distrutte. Penso che all'interno qualcosa custodiscano ancora, ma il lavoro di rimozione delle macerie a mano è impensabile. Qualcosa ho comunque trovato, soliti pezzi di aereo e parti di carlinga più grandi usate come lamiere da tetto. In questi posti nel dopoguerra c'era la fame e si riutilizzava tutto.

parte di carlinga ju-188 tetto seccatoio part of the fuselage roof squeegee

parte di carlinga ju-188 tetto seccatoio part of the fuselage roof squeegee

parte di carlinga ju-188 tetto seccatoio part of the fuselage roof squeegee





Last night I received an email from the German military cemetery where Costermano communicated to me that they had been placed the tombstones of the four aviators killed in the crash of the Ju-188 in 1943 of which I have spoken extensively in this article.

http://storieefoto.blogspot.it/2013/02/laereo-di-fontane-uno-junker-188-in-val.html

I am attaching the full version of because it makes me too much pleasure and finally concludes a story that continues for more than 70 years. I hope that in Germany there is still someone who can cry these four people in their twenties died in a war definitely out of their imagination.
I am writing once again their names.

Ltn. Gottfried Heene 24/05/1920 - 13/09/1944
Obgefr. Helmut Scheingraber 02/07/1923 - 13/09/1944
Uffz. Walter Jesko 19/10/1922 - 13/09/1944
Uffz. Franz Wehmeier 08/01/1924 - 13/09/1944

"Dear Mr. Galliano,
with great pleasure in sending the attached pictures of the graves in the area 13/488-489.
I hope you will be pleased to know that it is the first to receive them, not even the archive in Kassel
it is still in possession.
The tombstones have been planted for a few hours this afternoon to
be exact.
I think it's the right seal on his perseverance and dedication. Personally I see in her a
great passion for the history, but I also see a great work of reconciliation between
peoples.
I hope to hear from his more news like this. I apologize for the long time
of waiting, but many thousands of casualties are missing and the search takes time.

Thank you for what you failed to do.

Mit freundlichen Grüßen/Distinti Saluti

Mauro Agostinetto

Verwalter/Amministratore
Volksbund Deutsche Kriegsgräberfürsorge e. V.
Deutscher Soldatenfriedhof/Cimitero Militare Germanico
Via Baesse 12
37010 Costermano (VR) - Italia"

These days I did some site inspections in the impact zone, I have dedicated myself to the various dilapidated houses that are hidden in the woods, I found several. I did not think they lived in places so inaccessible. One has on a stone above the entrance to an engraving 1581.
Unfortunately, many of the old stables, barns and squeegees with copious snowfalls in recent years have fallen. I think something inside may keep still, but the work of removal of debris by hand is unthinkable. Something I still found, the usual aircraft parts and parts of the fuselage larger sheets to be used as a roof. In these places in the postwar period was a lot of poverty and reused everything.



venerdì 14 giugno 2013

Presentazione fotografica di paesaggio a cura di Luca Gino by Mondoviphoto

Ieri sera, in occasione della consueta riunione mensile del fotoclub Mondoviphoto, di cui sono uno dei soci fondatori, abbiamo avuto la fortuna di ospitare Luca Gino, giovane fotografo originario della Liguria ma residente a Boves.
Questo il suo sito internet che vi invitiamo a visitare http://www.lucagino.it/index.html contiene immagini davvero ricche di fascino.
La serata ha intrapreso un viaggio con incredibili fotografie di panorami mozzafiato che ci han fatto capire la bravura e la voglia di sperimentare cose nuove del giovane fotografo.
L’incontro è anche stato l’occasione per avere un assaggio di quello che sarà raccontato da Luca in occasione del Workshop Fotografico che abbiamo pensato di organizzare per il week-end di metà luglio in Val Ellero nei dintorni del Rifugio Mondovì che ci ospiterà per la nottata in quota.
Questi alcuni momenti della serata.







Yesterday evening, at the usual monthly meeting of the Mondoviphoto camera club, of which I am one of the founding members, we were lucky enough to host Luke Gino, a young photographer originally from Liguria but resident in Boves.
This is his website, which we invite you to visit http://www.lucagino.it/index.html contains really fascinating.
The evening took a trip with incredible photographs of breathtaking views that have made us understand the skill and the desire to experience new things the young photographer.
The meeting was also an opportunity to get a taste of what will be told by Luke at the Photo Workshop that we decided to organize during the weekend in mid-July in Val Ellero near the Refuge Mondovi that we will host for the night at high altitude.
These few moments of the evening.


giovedì 6 giugno 2013

Croce di ghiaccio - Ice cross

Buongiorno a tutti, finalmente l'ho trovata.
Questa medaglia mi ha sempre affascinato e da tempo la cercavo ad un prezzo accettabile.
E' normalmente venduta intorno ai 100-150 € in queste condizioni, se perfetta in tutto sui 200 €, il suo prezzo è salito molto negli ultimi due o tre anni.
Esiste in tre versioni, normalmente zama o bronzo argentato più raramente in argento, si dice per ufficiali, che può raggiungere cifre di 6-700 € sempre in condizioni ottimali. Una variante ancora più curiosa e rara è in argento con lo smalto nero, qualcuno dice bellica, qualcuno dice produzione artigianale altri le attribuiscono alle camice nere. Su quest'ultima però non ho trovato documentazione.
Non è una medaglia ufficiale, quindi chi la voleva doveva comprarsela, ecco perché nonostante in Russia siano andati in tantissimi il prezzo è abbastanza alto. Pochi si potevano permettere di comprare una medaglia tornati dal fronte.  Quella più comune è in zama e il bianco è vernice molto delicata mentre quella in argento dovrebbe essere smaltata.
Vengono ritenute originali del periodo bellico quelle marchiate "LORIOLI-MILANO-ROMA" e "A. Picozzi Milano" su due righe sul braccio in basso, ne esistono molte non marchiate, su queste non c'è chiarezza perché potrebbero essere state realizzate da altre ditte o nel dopoguerra.
Qui trovate la mia non marchiata:

http://storieefoto.blogspot.it/2014/05/croce-di-ghiaccio-variante-non.html

Sul retro sono incise le scritte DNJEPR  DONETZ sul braccio in alto, DON sul braccio destro, BUG sul braccio sinistro, LUGLIO941 LUGLIO942 sul braccio in basso e C.S.I.R. al centro. Vengono normalmente classificate come prodotte negli anni 60-70 se hanno il marchio LORIOLI-MILANO-ROMA su una riga sola sempre sul braccio in basso perché in questo periodo la ditta cambiò la ragione sociale.
Purtroppo molte sono state riverniciate, ma un occhio attento dovrebbe riuscire a vedere eventuali sbavature che vanno sul bordo o differenze di colore. Un altro dilemma è il nastrino a volte più recente della croce, per riconoscere nastri più recenti a parte il colore "in patina" ho visto usare lampade UV per vedere se il bianco è dovuto a tintura recente.
Ringrazio, come sempre, il forum miles da cui ho appreso molte notizie utili.

Prima di andare avanti vi chiederei, dato che tutto quello che faccio è per passione, se poteste gentilmente fare un click sulle pubblicità a destra. Si aprirà una pagina di sponsor, a voi non costa niente e non ci sono virus essendo tutte pubblicità di google, poi potete richiuderla. In tasca mi viene qualche centesimo e mi copre quelle poche spese di dominio e sito internet. Grazie mille davvero.
Questa è la mia su storie e foto.


(click per ingrandirle)

croce di ghiaccio ARMIR CSIR FRONTE RUSSO

croce di ghiaccio ARMIR CSIR FRONTE RUSSO

croce di ghiaccio ARMIR CSIR FRONTE RUSSO

croce di ghiaccio ARMIR CSIR FRONTE RUSSO

Hello everyone, I've finally found it.
This medal, the ice cross, has always fascinated me and I tried for a long time at an acceptable price. It is normally sold around 150 € in these conditions, if perfect 200 €, its price has risen significantly over the past two or three years.
There is a version, is said to officers, quite rare in silver prices that can reach 6-700 € in the best conditions. A variant is even more curious and rare in silver with black enamel, someone says it is wartime, someone says artisan others attribute to the black shirts of the Republic of Salò.
It is not an official medal, then those who had wanted to buy it, that's why even though in Russia they went to so many people the price is quite high. Few could afford to buy a medal when they returned from the front. The most common is made in zinc alloy and the white paint is very delicate, the silver version should be glazed.
Are considered original wartime those marked "Lorioli-MILANO-ROMA" and "A. Picozzi Milan" in two lines on the arm at the bottom, there are many unmarked, there is no clarity on these because they could have been made ​​by other companies or after the war. On the back are engraved the Dnieper Donets written on her arm at the top, DON on the right arm, left arm BUG, LUGLIO941 LUGLIO942 on the arm at the bottom and CSIR at the center. They are usually classified as produced in 60-70 years if they have the brand Lorioli-MILANO-ROMA on one line always on the arm down because in this period the company changed the name.
Unfortunately many have been repainted, but a careful eye should be able to see any burrs that are on the edge or color differences. Another dilemma is the ribbon sometimes the most recent of the cross, to recognize more recent tapes must assess the color, I've seen use UV lamps to see if the white is due to dye recently.
One Thanksgiving, as always, go to the forum "miles" from whom I learned a lot of useful information.
This is mine.



lunedì 3 giugno 2013

2 Giugno 2013 - Medaglia d'onore ai cittadini Italiani deportati e internati nei lager nazisti 1943-1945

Ieri nella festa per il 2 Giugno 2013 ho avuto il piacere di ritirare la medaglia d'onore ai cittadini Italiani deportati e internati nei lager nazisti 1943-1945 concessa a mio nonno, purtroppo mancato nel lontano 1983.
La medaglia è stata istituita con l'articolo 1 commi 1271-1276 della legge n. 296 del 2006.
Mio nonno, Galliano Giorgio, venne catturato in un rastrellamento tedesco assieme ad altri sette ragazzi (Galliano Giovanni, Promis Pierino, Galliano Oreste, Galliano Venanzio, Galliano Epifanio, Galliano Giuseppe, Ferrua Dario) a Roburent il 21 Marzo 1944, probabilmente venne scambiato per un partigiano e poi trasferito in Germania in un campo di lavoro. Purtroppo parlò sempre molto poco di questi periodi della sua vita e mancò troppo presto per potermi raccontare come andarono le cose nello specifico. Le uniche cose certe sono queste riportate anche nel diario di Don Emidio Ferraris parroco di Serra Pamparato all'epoca. Grazie al comune di Pamparato il diario è anche disponibile su internet a questo indirizzo.

http://www.comune.pamparato.cn.it/home/?id_pg=119&id_spg=124

I ricordi di mio padre sono molto vaghi si sa solo che lavorò in una fabbrica e che molte volte patì la fame la loro unica ricchezza era poter mangiare le bucce di patate su un bidone che faceva anche da stufa nella baracca. Quando riuscì a tornare in Italia si dice che si fermarono in una trattoria di paese vicino a Cuneo, la proprietaria, presa da compassione, diede loro da mangiare una gallina bollita di cui non lasciarono nemmeno le ossa.
Oggi, dopo 69 anni, a Cuneo è stata consegnata questa medaglia a 10 persone, 9 alla memoria 1 ad un reduce ancora in vita classe 1922.

(click per ingrandirle)

 medaglia d'onore ai cittadini Italiani deportati e internati nei lager nazisti 1943-1945

 medaglia d'onore ai cittadini Italiani deportati e internati nei lager nazisti 1943-1945

 medaglia d'onore ai cittadini Italiani deportati e internati nei lager nazisti 1943-1945

 medaglia d'onore ai cittadini Italiani deportati e internati nei lager nazisti 1943-1945

 medaglia d'onore ai cittadini Italiani deportati e internati nei lager nazisti 1943-1945



Yesterday in the festivities for June 2 (REPUBLIC DAY) I had the pleasure to withdraw the medal of honor to the Italian citizens who were deported and interned in Nazi concentration camps from 1943 to 1945 given to my grandfather, unfortunately missed in 1983.
The medal was established by Article 1 of Law No 1271-1276 paragraphs. 296 of 2006.
My grandfather, Giorgio Galliano, was captured in a raid German together with seven other guys (Giovanni Galliano, Promis Pietro, Oreste Galliano, Galliano Venanzio, Epifanio Galliano, Galliano Giuseppe, Ferrua Dario) in Roburent March 21, 1944, was probably mistaken for a partisan and then transferred to a labor camp in Germany. Unfortunately he always spoke very little of these periods of his life and missed too early to be able to tell how things went specifically. The only things certain these are also listed in the diary of Don Emidio Ferraris pastor of Serra Pamparato time. Thanks to the municipality of Pamparato the diary is also available on the Internet at this address.

http://www.comune.pamparato.cn.it/home/?id_pg=119&id_spg=124

The memories of my father are very vague we only know that my grandfather worked in a factory and many times suffered hunger their only wealth was to eat the potato skins on a bin that also served as a heater in the cabin. When he managed to return to Italy it is said that they stopped in the village tavern near Cuneo, the owner, made ​​by compassion, he gave them to eat a boiled chicken which did not leave even the bones.
Today, after 69 years in Cuneo, this medal was handed to 10 people, 9 to memory 1 to a veteran still alive born in 1922.