venerdì 23 maggio 2014

Distintivo commemorativo del Fronte Russo variante con spilla verticale - ARMIR - CSIR




Finalmente dopo molto cercare sono riuscito a farmi questo splendido regalo.
Si tratta del distintivo ufficiale per chi combatté sul fronte russo nella seconda guerra mondiale di cui vi ho già parlato in questo articolo:

http://storieefoto.blogspot.it/2013/03/distintivo-commemorativo-della-campagna.html

Questa è la variante più rara e probabilmente anche più antica che ha la spilla in verticale sul retro. Ho scritto probabilmente perché non si è ancora certi su quale dei due modelli venisse effettivamente consegnato ai militari in tempo di guerra anche se le testimonianze dicono che quasi tutti i distintivi recuperati da reduci ancora in vita o dai loro eredi hanno quasi sempre l'attacco verticale. Questo tipo di attacco molte volte si rompeva e veniva risaldato artigianalmente, in seguito venne modificata la produzione attaccandolo in prossimità di una delle due sciabole. Trovarne uno con la spilla verticale non è facilissimo, o meglio lo si trova comunemente su ebay a prezzi folli di qualche centinaia di euro, naturalmente invenduto.
Il suo valore al momento sta intorno ai 150 €.
Il distintivo del fronte russo con la spilla in diagonale invece venne prodotto in secondo momento e consegnato ai militari a guerra quasi finita molti non vennero consegnati dopo la disfatta del '43, infatti ne vennero trovati magazzini pieni con ancora la loro bustina originale.
Venne istituito con la circolare del 12/5/1943 di cui vi allego una scansione trovata nel web

Circolare distintivo armir csir 8 armata

Lo potevano indossare tutti i membri dell'8 armata comunemente conosciuta come ARMIR (Armata Italiana in Russia).
Ora vi metto qualche foto

distintivo fronte russo csir armir attacco verticale

distintivo fronte russo csir armir attacco verticale

E qui a confronto col suo compagno che ha l'attacco obliquo. Come potete vedere entrambi hanno la scritta azzurra, occhio che alcune riproduzioni moderne sono in nero.

distintivo fronte russo csir armir attacco verticale

distintivo fronte russo csir armir attacco verticale


Finally after a long search I was able to give me this wonderful gift. 
This is the official badge for those who fought on the Russian front in World War II which I have already mentioned in this article:


This is the rarer variant and probably the oldest that has the pin vertically at the rear. I wrote probably because we do not know which of the two models were delivered to the military in time of war. The witnesses say that almost all the badges recovered from veterans still alive or their heirs always have the pin vertically.
This type of brooch broke many times and was soldered by hand, following the production was modified by attaching in the vicinity of one of the two sabers. Finding one with the vertical pin is not easy. It is commonly found on ebay for crazy prices of a few hundred Euros, of course unsold.
Its value is currently around 150 €. 
The distinctive feature of the Russian front with the pin diagonally instead was produced in later and handed over to the military in the war almost over several were not delivered after the defeat of '43, in fact they were found warehouses filled with even their original sachet. 
It was established with the circular of 12.5.1943 of which I am attaching a scan found on the web.
Could be dressed by all members of the armed 8th commonly known as ARMIR (Italian Army in Russia). 
Now I put some pictures.









martedì 13 maggio 2014

Croce di Ghiaccio variante non marchiata - Ice cross variant unmarked




Ieri sono venuto in possesso di questa croce di ghiaccio, probabilmente postbellica. Lo si deduce dalla mancanza del marchio del produttore sul braccio in basso. In realtà non c'è chiarezza su questo tipo di croce di ghiaccio, alcuni le attribuiscono a produttori diversi da Lorioli del periodo bellico altri all'immediato dopoguerra. Il produttore quindi non è noto.
L'ho presa a 35 euro ed è particolarmente ben fatta. In particolare la vernice è intatta e non è uno smalto come sulle riproduzioni degli ultimi anni, l'ossidazione fa pensare che abbia già qualche annetto sulle spalle. Secondo me è dei primi anni 60 o fine anni 50. L'ossidazione è sopra la vernice quindi si può dedurre che non è stata riverniciata.
Il retro riporta le stesse scritte della sorella marchiata da Lorioli, le dimensioni sono leggermente più grandi di quella bellica
Il nastrino fa pensare che sia stata indossata o appesa in un quadretto quindi molto probabilmente è appartenuta a qualche reduce che magari non aveva potuto permettersela appena tornato dalla Russia.
Non dimentichiamo che alcuni reduci sono tornati anche dopo 10 anni dalla fine delle ostilità. Inoltre non è una decorazione ufficiale e quindi qualcuno potrebbe essersi tolto lo sfizio solo qualche anno dopo la guerra.
Non mi sbilancerei quindi sul fatto che sia bellica o no ma credo che sia davvero bella e ricca di storia.
Ora vi metto qualche foto di confronto con la croce di ghiaccio bellica, di cui avevo parlato qui:

http://storieefoto.blogspot.it/2013/06/croce-di-ghiaccio-ice-cross.html

Prima di andare avanti vi chiederei, dato che tutto quello che faccio è per passione, se poteste gentilmente fare un click sulle pubblicità a destra. Si aprirà una pagina di sponsor, a voi non costa niente e non ci sono virus essendo tutte pubblicità di google, poi potete richiuderla. In tasca mi viene qualche centesimo e mi copre quelle poche spese di dominio e sito internet. Grazie mille davvero.
Click sulle foto per ingrandirle

croce di ghiaccio csir armir lorioli non marchiata

croce di ghiaccio csir armir lorioli non marchiata

Eccole a confronto, a parte il nastrino più mal concio di quella non marchiata a destra, a prima vista sono molto simili, anche se l'ossidazione e il colore fa subito capire che in realtà si tratta di due materiali diversi.

croce di ghiaccio csir armir lorioli non marchiata

Da questa foto si nota principalmente come le scritte di quella non marchiata siano leggermente più grandi. Inoltre la non marchiata pare rifinita con una specie di zincatura.

croce di ghiaccio csir armir lorioli non marchiata

Qui ho messo un particolare per vedere la differenza tra la vernice di quella non marchiata in alto e quella marchiata lorioli in basso. Si nota anche una leggera differenza tra le incisioni.

croce di ghiaccio csir armir lorioli non marchiata

Qui è dove si vedono di più le differenze. Quella marchiata a sinistra è un pelo più sottile, anche il taglio è molto più netto e non si vedono i segni della lama o lima di rifinitura. Non ho una bilancia di precisione per pesarle ma tenendole in mano direi che la non marchiata è leggermente più pesante. Si vede anche la differenza tra i due materiali. La cosa meno evidente invece è la vernice della marchiata che è quasi a filo del rilievo più interno, mentre in quella non marchiata la vernice è molto più "profonda".

croce di ghiaccio csir armir lorioli non marchiata

Infine questo confronto sui nastrini. Fotografandoli illuminati da una fonte ultravioletta salta subito all'occhio come quello della non marchiata Lorioli sul retro sia frutto di una tintura con prodotti tessili recenti. Sulle vernici della croce invece le differenze con raggi ultravioletti sono minime.

croce di ghiaccio csir armir lorioli non marchiata UV






Yesterday I bought this cross ice, probably post-war. This is apparent from the lack of the brand of the producer on the lower back.
In fact there is no clarity on this type of cross ice, some ascribe to producers other than Lorioli wartime some other immediate postwar period. The manufacturer is therefore not known.
I got it for 35 euro because it is particularly well done. Maybe it's even heavier than those marked by Lorioli. In particular, the paint is identical to the original and is not a glaze as on those of the last years, the oxidation suggests that already has some year on the shoulders. I think it's the early 60's late 50's.
The back is the same as that marked by Lorioli on two lines.
Watching the tape you know it's been worn or maybe hanging. So the decoration is probably belonged to some veteran that maybe he could not afford just returned from Russia.
Or when the veteran is back in Italy is already producing this model, I remind you that some veterans have returned after 10 years from the end of hostilities.

martedì 6 maggio 2014

Temporale su Villanova Mondovì - Come scattare foto ai fulmini

Qualche giorno fa sembrava che tutti gli dei si fossero messi d'accordo per far convergere su Villanova Mondovì i peggiori elementi atmosferici.
Di colpo il cielo è venuto scuro e si è alzato un vento che non lasciava presupporre niente di buono.
Ero pronto con cavalletto Manfrotto e la Canon per partire a caccia di fulmini, ma ben presto mi sono accorto che mi stava venendo in contro e il posto migliore dove piazzarsi era il terrazzo di casa.
Ho iniziato a scattare, ma in men che non si dica, il temporale si è spostato e il meglio di se l'ha dato in un punto a me coperto e troppo distante.
Sono riuscito a catturare un solo fulmine e anche se l'immagine non è nulla di che la condivido con voi.
La posa è uno scatto di 10 secondi a 100 iso e f 16, ma avendo paura che l'immagine si bruciasse ho coperto la lente col palmo della mano appena ho visto il fulmine.

come fotografare fulmini lampi temporali tempeste

Per scattare foto ai fulmini, la cosa principale è avere la fortuna di trovarsi nel posto giusto al momento giusto.
In seconda battuta bisogna sapere giusto due o tre note tecniche.
Ho visto gente cercare di catturare il fulmine in tempo reale, ma questa non è la via corretta anche perchè i tempi di reazione del cervello umano sono intorno al decimo di secondo e in quell'arco di tempo il fulmine è già finito.
Per catturare un fulmine bisogna montare la macchina sul cavalletto, inquadrare il panorama dove pensiamo che avverrà il lampo e impostare la messa a fuoco in manuale.
Anche la macchina fotografica va impostata in manuale.
Io normalmente cerco di tenere gli ISO al minimo e un tempo di scatto di qualche secondo. Logicamente sarebbe più comodo fare scatti lunghi, ma questo non sempre è possibile specialmente se la luce è alta, inoltre tempi lunghi ci obbligano ad avere diaframma chiuso il che fa apparire il fulmine sottile e poco appariscente. Anche l'uso di filtri neutri non ci aiuta nell'intento, perchè anche il lampo viene attutito da quest'ultimi.
Se siamo molto fortunati e il temporale avviene di notte possiamo permetterci anche scatti di una trentina di secondi, occhio a non esagerare che il rumore diventa molto visibile e fastidioso.
E' utile comunque fare qualche scatto di prova per verificare che l'esposizione sia corretta, tenete conto che il fulmine potrebbe falsarvi l'esposizione bruciando le nuvole vicine, a questo scopo io se sto usando tempi di una decina di secondi una volta che il fulmine avviene copro l'obiettivo a mano col suo coperchio per evitare che la luce di fondo mi schiarisca maggiormente la scena.