venerdì 29 maggio 2015

Ebbene si Domenica 31 Maggio mi sposo.

Lo volevo comunicare anche a voi che ogni tanto venite a fare un giro sul mio blog.
Ricordo i momenti dei preparativi con questa foto che mi è subito piaciuta.
Era una sera di primavera, stavamo facendo i sigilli per chiudere gli inviti con la cera lacca.
Il timbro con le nostre iniziali lo avevo trovato per caso, qualche tempo prima, ad un mercatino delle pulci. Stavo scavando tra oggetti polverosi, tra i quali avevo notato uno spaccascudi della prima guerra mondiale e mi è quasi finito tra le mani questo timbro. Sarà stato il destino.
In questa foto posso dire di aver racchiuso alcuni tasselli importanti della mia vita.
La mia futura moglie, una foto, un oggetto antico con chissà quale storia alle spalle.

Grazie ancora a tutti.

matrimonio timbro sigillo ceralacca CM







sabato 23 maggio 2015

23 Maggio 1915 - Cento anni fa l'Italia iniziava la sua prima guerra mondiale



Ciao a tutti, non ho voglia di fare commenti su una guerra su cui si è già detto di tutto e di più.

Vorrei solo ricordare il primo caduto italiano, Giusto Riccardo, molte volte chiamato erroneamente Di Giusto, e sperare che cose così abominevoli non accadano mai più.




Dalla testimonianza di Chino Ermacora,

come riportata nel volume "Il Battaglione Cividale nella Guerra 1915-18", pag 49


<<La sera del 23 maggio giunge un dispaccio al Comando del Battaglione.
Gli Ufficiali si radunano a rapporto. Al tramonto, squilla l'adunata.
L'ordine è di tenersi pronti e dormire vestiti, perché la sveglia sarebbe suonata per tempo.
Mezz'ora dopo, eravamo sprofondati nel fieno odoroso, addossati gli uni agli altri. Qualche parola, un rumore metallico di gavette contro le buffetterie; lo sfiatar delle mucche nella stalla sottostante; un odore acuto di letame.
Poche ore dopo (non era ancora mezzanotte) un fanalaccio scorre sui nostri volti. "Sveglia e silenzio: guai a chi accende fiammiferi!"
Ci muoviamo con le membra indolenzite, mezzo intirizziti. Scendiamo una scala a pioli. L'oscurità è fonda; bisogna servirsi delle mani in luogo degli occhi.
A poco a poco, però, si comincia a discernere le masse scure delle case e degli alberi, il biancore della mulattiera.
Volano ordini sottovoce, s'odono dei fischi.
Assistiamo non so per quanto tempo (la nozione del tempo s'era andata a mano a mano perdendo) alla sfilata di uno o due battaglioni piemontesi: sono Alpini che avevamo conosciuti di sfuggita qualche giorno innanzi.
Marciano in silenzio. S'avverte soltanto il rumore secco delle scarpe ferrate sui ciotoli. Finalmente ci accodiamo in fila indiana.
Era scoppiata la guerra, ma nessuno di noi lo sapeva. Raggiungiamo la sommità dello spartiacque: il confine.
Ad un tratto ci pare di udire due colpi. Chi è stato? la domanda vola da uno all'altro senza trovare risposta.
Ma la risposta l'abbiamo poco dopo, passando vicino alla cappella Schlieme: sul ciglio del sentiero, riverso nell'erba, geme un soldato austriaco.
E' un adolescente. Invoca la madre lontana: "Meine Mutter! Meine Mutter!"
Altri colpi, più fitti stavolta.
E' caduto uno dei nostri. Lo scorgo, infatti, tra due compagni curvi, supino sull'erba: è il soldato Di Giusto Riccardo da Udine - 16^ Compagnia, classe 1895 - il compagno biondo e taciturno, il primo Caduto nella grande guerra.
Mi chino su di lui un istante.
Alla luce crepuscolare scorgo un forellino nella sua fronte, sotto i capelli.
Un filo di sangue gli si arresta in un'orbita .... Sfioro il volto con la mano: è tiepido ancora ... >>


Per maggiori info http://it.wikipedia.org/wiki/Riccardo_Di_Giusto


Io personalmente ricordo Galliano Giovanni, fratello di mio bisnonno, ormai finita la guerra, morì a causa di un incidente su una funivia durante lo smantellamento delle linee del fronte. I suoi genitori ricevettero la pensione di guerra che poi venne negata, dovettero anche restituire quello che avevano incassato e piangere un figlio. Solo io a distanza di 100 anni ho scoperto dove è sepolto e mi sono promesso di andarlo a trovare.


Custodisco gelosamente alcune lettere dal fronte dei due fratelli che ho trovato i soffitta nella vecchia casa di famiglia e alcune fotografie.


Le condivido con voi

Galliano Giorgio e Giovanni

I due fratelli Galliano Giorgio e Giovanni si salutano prima della partenza per il fronte.

Primo Reggimento Alpini, Battaglione Ceva, Pamparato, Classi 1889 1890 1891 1892 1893 01/08/1914

Primo Reggimento Alpini, Battaglione Ceva, Pamparato, Classi 1889 1890 1891 1892 1893 01/08/1914



Addestramento con le mitragliatrici


Vi segnalo infine questa pagina ricca di testimonianze di combattenti della prima guerra mondiale residenti nel cuneese.


http://www.bibliolab.it/materiali_dida/mat_forum/gmat6.htm

RIP a tutti i caduti di tutte le guerre.