sabato 8 agosto 2020

Riparazione telecomando televisore Samsung

Come per il motore del frigo vi metto due note tecniche su come riparare schede elettroniche.
E' stato l'argomento dell'ultimo video pubblicato sul canale.



Nel mio caso si trattava di un telecomando per un televisore Samsung, ma questo metodo può essere usato per riparete pulsanti, controller di videogiochi xbox e playstation e qualsivoglia ogni altro dispositivo che funziona in questa maniera.
I telecomandi son tutti uguali e quasi sempre, quando smettono di funzionare i problemi possono essere due; la scheda si è sporcata o i contatti sotto i bottoni si sono consumati.
In entrambi i casi il risultato è che non scorre più corrente tra i due elettrodi e il telecomando non invia più il segnale al televisore.

Per prima cosa come facciamo ad accoregerci se un telecomando non funziona più?
Potete sfruttare la fotocamera del cellulare per vedere se esce il segnale dal led infrarossi, infatti, mentre il nostro occhio è insensibile alla lunghezza d'onda infrarossa, il sensore del cellulare la vede e vi mostrerà il led che si accende e spegne quando premete un pulsante.

Se solo alcuni tasti emettono il segnale siete nel caso che vi descrivevo sopra, invece se non funzionano in blocco probabilmente avete solamente le pile scariche.

Una volta smontato il telecomando, la prima cosa da fare è quella di pulirlo.
Assicuratevi che non ci sia nessuna batteria che alimenta il vostro dispositivo e lavatelo tranquillamente sotto l'acqua corrente con uno spazzolino e un po' di sapone.
Potete anche usare anche alcol isopropilico ma è costoso e tossico.

Dopo aver lavato dovrete far asciugare per bene la scheda elettronica, un metodo per assicurarsi che l'acqua sia stata eliminata è quello di bagnare il circuito con alcol e attendere che evapori.
La soluzione migliore sarebbe quella di mettere la scheda elettronica appena lavata in un fornetto a 60-70 °C e assicurarsi che sia completamente essicata. In questo modo potete velocizzare il lavoro, ma se non avete fretta anche l'alcol va bene.

A questo punto guardate gli elettrodi e i vari componenti saldati sulla schedina, se non ne vedete nessuno bruciato o consumato quasi sicuramente quando rimonterete il telecomando riprenderà a funzionare correttamente.

In caso negativo potete sostituire i gommini di grafite sotto i pulsanti con dei dischetti di carta d'alluminio incollati come nella foto seguente.


Se anche così il telecomando continua a non funzionare vi conviene comprarne uno nuovo o prenderne uno universale.




lunedì 3 agosto 2020

Come testare un motore elettrico trifase o monofase

Buonasera, metto per scritto due note che vi possono servire tutte quelle volte in cui avete bisogno di testare il funzionamento di un motore monofase o trifase.
Ho già messo un video sul canale Youtube dove ne ho provato uno dal vivo.


La prima cosa da capire è come è fatto un motore elettrico, ne esistono diversi tipi, ma fondamentalmente si tratta sempre di un rotore che viene messo in moto grazie a campi magnetici generati da una serie di avvolgimenti percorsi da corrente.
Quindi a semplificare estremamente un motore elettrico non è nulla più che una serie di cavi arrotolati.

Nei motori trifase, gli avvolgimenti sono sempre un multiplo di 3 e possono essere collegati in diversi modi tra loro, in base alla coppia che si vuole ottenere, alla tensione che si ha a disposizione e al numero di giri a cui deve girare il rotore.
Nei motori monofase invece, quasi sempre, è previsto un avvolgimento di marcia e uno di avviamento che normalmente viene disalimentato dopo che il motore è partito.

La prima misura che potete fare, con un semplice tester, prima di attaccare il motore alla rete è quella di verificare che nessun polo sia in contatto con la carcassa del motore. Dovete impostare il tester sulla continuità elettrica o come Ohmmetro e dovete leggere un valore molto alto.
Se un polo qualsiasi è collegato alla terra tramite la carcassa significa che un avvolgimento si è rovinato e fa contatto, se lo collegherete all'alimentazione scatterà l'interruttore differenziale detto comunemente salvavita.

Un'altra misura da compiere sempre impostando il tester come Ohmmetro è quella sui singoli avvolgimenti.
Dovrete leggere un valore di qualche decina di Ohm mettendo i puntalini sui singoli poli degli avvolgimenti.
Se leggete un valore troppo basso l'avvolgimento che state testando probabilmente si è cortocircuitato quindi se lo collegate alla rete creerà un assorbimento troppo alto e scatterà l'interruttore magnetotermico. Viceversa se leggete un valore molto alto o infinito significa che l'avvolgimento è interrotto quindi la corrente al suo interno non può scorrere. 

Se tutte le misure sono andate bene (come nel video) non vi resta che collegarlo alla rete. Nel mio caso il motore si surriscaldava e dopo un po' scattava il magnetotermico. Significa che c'era un assorbimento di corrente troppo alto, normalmente ciò si verifica quando il motore è bloccato e non riesce a girare. Tenete conto che un motore elettrico in fase di spunto può assorbire anche 10 volte la corrente nominale, se la cosa si protrae gli avvolgimenti si surriscaldano e fondono.
In questi casi normalmente si prova a sbloccarlo, nel mio caso, essendo il motorino di un frigo, non era possibile arrivare agli organi in movimento quindi è finito in discarica.

Se osserviamo in particolare i motori dei frigo a 220 Volt quasi sempre hanno un circuito di avviamento che alimenta per poco tempo l'avvolgimento di spunto. In alcuni casi è presente un relè amperometrico in altri un dispositivo detto PTC.

In entrambi i casi la corrente viene interrotta dopo che il motore è partito, se fate una misura dovete osservare che a freddo la corrente possa passare. In caso negativo il motore non potrà avviarsi.

Un altro dispositivo che troverete è una protezione termica che interrompe la corrente se la temperatura aumenta oltre un certo limite. In certi casi è detto clicson a causa del rumore che fa quando scatta.

Anche qui dovrete misurare che ai suoi capi la corrente possa scorrere a freddo. Rimuovendolo, come nel caso del video, il motore non sarà protetto e correte il rischio di fonderlo se è bloccato.

Un altro componente a volte presente è il condensatore, assomiglia ad un barilotto cilindrico e serve ad aumentare la coppia di spunto del motore in fase diavviamento. Verificate che non sia in corto circuito, col tester dovrà risultare come un circuito aperto.